Chi vuole vivere per sempre, recitava una famosa canzone dei Queen. La risposta è chiunque abbia abbastanza soldi, in Altered Carbon, la serie di Netflix basata sul romanzo di Richard K. Morgan datato 2002 e da noi intitolato Bay city, primo di una trilogia seguito da Angeli Spezzati (2003) e Il ritorno delle furie (2005), tutti pubblicati da noi da Editrice Nord.
La storia della trilogia è ambientata cinquecento anni avanti nel futuro, diventati trecento nella serie e segue le investigazioni del detective di Bay City (ovvero l'ex San Francisco) Elias Ryker (Joel Kinnaman, House of Cards, Robocop), mentre cerca di scoprire se il precedentemente defunto Laurens Bancroft (James Purefoy, The Following) si sia suicidato davvero o, se come dice lo stesso Bancroft, le cose non stiano proprio così.
Non a caso Elias Ryker, in realtà, è l'ex soldato morto in battaglia Takeshi Kovacs.
Si, perché nel futuro molto in stile Blade Runner immaginato da Morgan, la società chiamata PsychASec ha inventato una tecnologia innovativa per poter dare un corpo nuovo a chiunque dopo la morte. L'idea è di immagazzinare tutti i ricordi di una persona all'interno di una cosiddetta pila corticale, per poi scaricarli nella nuova custodia, ovvero il nuovo corpo.
I meno abbienti però devono accontentarsi di corpi destinati a invecchiare e morire di nuovo, fino al momento in cui non resistono più a dover ripetere l'esperienza, mentre i più abbienti, chiamati Mat (da Matusalemme), come il suddetto Bancroft, possono permettersi un corpo nuovo di zecca ogni volta.
Il tutto mentre Quellchrist Falconer (Reneè Elise Goldsberry, La vita immortale di Henrietta Lacks), interesse sentimentale di Takeshi e maestra di strategie, sta organizzando una rivoluzione contro il potere conclamato.
Ora Altered Carbon si è presentato al mondo, prima con una illuminante e ovviamente finta pubblicità della PsychASec e poi con un teaser molto rivelatorio, che potete scoprire qui sotto.
i dieci episodi della prima stagione di Altered Carbon hanno ora una data di arrivo on line, ovvero il due febbraio e anche un divieto ai minori di diciotto anni, perlomeno in patria: vi lasciamo con il finto spot e il teaser, preparatevi a scaricare le vostre coscienze in una nuova custodia.
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