La fine degli anni sessanta rappresentò un periodo di grandi cambiamenti, i movimenti per i diritti civili e il maggio francese cambiarono irrevocabilmente la società occidentale, cosa che non riuscì alla primavera di Praga con l'ancora monolitico blocco sovietico.
La fantascienza non fu immune al vento del rinnovamento, affollavano il campo giovani autori e vecchie glorie, nuovi temi e classici venivano rinnovati e affrontati da un punto di vista diverso, la televisione trasmetteva Star Trek e nei cinema irrompeva 2001 Odissea nello spazio, un calderone ribollente e fecondo.
Samuel Ray Delany può essere considerato lo scrittore simbolo di questo periodo, i due romanzi contenuti nell'Urania Millemondi invernale sono tra i più rappresentativi di una carriera tormentata ma luminosa.
In Einstein perduto ci troviamo su una Terra del lontano futuro, dove le leggi naturali sono state cambiate dalle scoperte di Kurt Gödel e di Albert Einstein e l'umanità è divisa tra mutanti e normali, anche se si potrebbe discutere sul significato di normalità.
Un incredibile connubio tra il mito di Orfeo e le canzoni dei Beatles, pieno di personaggi straordinari che forse sono mutanti forse abitanti dell'universo godeliano che ha intersecato il nostro.
L'opera è stata scritta mentre Delany era in viaggio in Italia e in Grecia, alcuni capitoli sono preceduti da brani tratti dal diario personale dell'autore, un ulteriore motivo di interesse del romanzo.
La lotta tra due uomini per procurarsi l'Illyrion, potentissima fonte di energia del futuro, è il tema di Nova.
Detto così sembrerebbe trattarsi di una space opera classica, con astronavi, cyborg e intrighi interstellari, ma questo è solo il primo livello di questo romanzo staordinario.
L'ossessione del capitano Von Ray, disposto a tuffarsi nel cuore di una nova pur di arraffare qualche tonnellata di Illyrion, ricorda quella del capitano Achab, le sue motivazioni lo accostano a Prometeo, le tematiche letterali, razziali e sessuali, il linguaggio ricco e barocco aggiungono altri livelli a quest'opera.
La lettura di Nova assomiglia davvero a un viaggio all'interno di una stella, un'esperienza indimenticabile.
Il libro
Einstein Perduto Abbandonato dagli uomini in fuga attraverso una falla nello spaziotempo, il mondo del futuro verrà colonizzato da una nuova popolazione, proteiforme e intelligentissima, in cerca di risposte tra le rovine delle antiche città e dei complessi macchinari elettronici ancora funzionanti…
Nova Assetato di vendetta, il comandante Lorq Von Ray vuole entrare in una stella nell’attimo stesso in cui esplode e diventa una nova. Ma la trama di questa grande storia, che rimane tra i classici moderni della sf americana, è molto più ricca e comprende la ricerca del prezioso Illyrium, la fine di un sistema solare e la terrificante visione della Terra nell’anno 3100.
L'autore
Samuel R. Delany, nato a New York nel 1942, è stato il primo scrittore di fantascienza afroamericano a raggiungere un successo mondiale. Tra i suoi romanzi più celebri La ballata di Beta-2 (1965), Babel-17 (1966), Einstein perduto (1967) e Nova (1968), tutti ripubblicati da Mondadori. Maestro della sf a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, ha scritto anche I gioielli di Aptor (1962), Le torri di Toron (1964), Dhalgren (1975), Triton (1976), la raccolta di racconti Storie di Nevèrÿon (1979) e Neveryòna (1983).
Samuel R. Delany, Einstein perduto e Nova (The Einstein Intersection, 1967 e Nova, 1968), traduzione di Maria Teresa Guasti e Renato Prinzhofer, Mondadori, Mondadori – Urania Millemondi n. 79, pag. 174, Euro 7,90 (eBook Euro 3,99)
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