Ventunesimo secolo. L'Est e l'Ovest si fronteggiano minacciosi. L'unico freno alla guerra totale è la paura che l'altro possegga armi più potenti. E gli ingegneri che progettano armi, i sognatori sono al lavoro ininterrottamente per progettare l'arma definitiva, quella in grado di mettere a tacere per sempre il nemico. Mr Lars per il blocco Ovest, e miss Topchev per quello Est mettono il loro talento al servizio dei rispettivi governi, ma qualcosa di grosso sta per accadere...tutto quello che finora hanno fatto viene messo in pericolo da un satellite sconosciuto che minaccia l'intero pianeta e non c'è altro da fare che unirsi per combattere il nemico. Solo i sognatori d'armi possono creare quel che occorre per fronteggiare la minaccia...oppure no?

Un romanzo duro e molto cinico, questo di Dick.

Nonostante risalga al 1967 risulta di un'attualità sconvolgente, forse uno delle più lucide analisi della spietatezza politica di governi che mandano sogni in pasto alla gente col fine di tenerli a bada, mentre le loro trame vengono tessute nel silenzio totale e con fini sconosciuti a chiunque.

Il tema del complotto politico, tanto caro a Dick, è qui la base per un cinismo disincantato che permette una visione incredibilmente attuale del potere dei media e della pubblicità in un mondo dove il reale è solo un frammento, neanche tanto importante, che viene sacrificato sull'altare del controllo. Un controllo assoluto del pensiero come delle azioni di interi popoli ignari, a cui è solo richiesta acclamazione per i capi e brama consumistica...