All'inizio del terzo millennio, si può affermare che la fantascienza si è in qualche modo compiuta: le sue intuizioni si sono travasate in altre forme espressive, in altri contesti, in linguaggi diversi, influenzando e contaminando ogni aspetto della realtà contemporanea, dal cinema al design, dalle arti visive alla progettazione industriale, dall'architettura alle scienze sociali. Disseminando le sue tracce fuori di sé, la letteratura di fantascienza non è scomparsa ma si è trasformata, ha approfondito e radicalizzato le proprie istanze sociali, le estrapolazioni scientifiche, i quesiti tecnologici; ha rivendicato la propria natura di fondamentale genere popolare e insieme elitario, trasformandosi a pieno titolo in una letteratura dell'immaginario futuro.
Su questa base concettuale Fanucci Editore, che quest'anno compie trent'anni di attività, inaugura la nuova Collezione Immaginario Solaria, dedicata a opere e scrittori di diversa ispirazione, in cui la progressiva deriva del sogno e dell'incubo fantascientifico ha dato vita a una possibile immagine del futuro, narrata nelle forme del thriller tecnologico, dell'erotismo, dell'utopia, ma anche dell'avventura e della fiaba. Si tratta di romanzi e di racconti che conservano le ambizioni primarie della fantascienza tradizionale per prendere poi strade differenti, a volte in direzione di una rinnovata idea di letteratura popolare e romanzesca, a volte orientate a esiti piú letterari. La Collezione Immaginario Solaria pubblicherà testi classici e contemporanei di diversa ambizione e complessità, ma accomunati dalla stessa esigenza che un tempo portò alla nascita del genere fantascientifico: quello di anticipare, prevedere, sognare, leggere il futuro.
Fra i primi titoli della nuova collana Pensa a Fleba di Iain M. Banks, Il risveglio di Erode di Greg Bear (premio Nebula 2001), La leggenda della nave di carta, antologia di fantascienza giapponese, e la riedizione di uno dei titoli di maggiore successo della collana Solaria da edicola, Miliardi di tappedi di capelli di Andrea Eschbach, vincitore del Premio Italia 2002 come miglior romanzo internazionale.
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