Un primo segnale che la scommessa della CBS fosse partita col piede giusto era arrivata dal canale stesso, il quale aveva annunciato un record di registrazioni sul canale on line CBS All Access in un solo giorno, pur non rivelando la cifra esatta.
I numeri sono invece arrivati per il primo episodio, trasmesso sul canale televisivo CBS: The Vulcan Hello è stato visto da 9,6 milioni di spettatori con un indice di 1,9 nella fascia 18-49 anni.
Non solo, la CBS si aspetta di vedere un aumento fino a quindici milioni con le visioni in differita nell'arco di una settimana e un addizionale cinque/dieci per cento nei trentacinque giorni seguenti.
Plausibilmente gli ascolti sul canale streaming CBS All Access, sul quale viene diffusa la serie già dal secondo episodio (rilasciato subito dopo il primo) saranno diversi, ma difficilmente verranno resi noti.
Ma una volta concluso l'arco narrativo composto dai quindici episodi, quali sono i piani dell'emittente?
La risposta è arrivata dal produttore esecutivo Alex Kurtzman, precedentemente al lavoro anche sulla saga cinematografica, il quale in una intervista con The Hollywood Reporter ha raccontato come il piano sia di imparare da quanto accaduto con la prima stagione (i continui spostamenti di data, l'uscita di scena di Bryan Fuller), motivo per cui prima di comunicare una data per una eventuale, molto probabile, seconda stagione, vogliono prendersi tutto il tempo necessario a creare il prossimo arco narrativo.
Si ipotizza quindi che la stagione due, una volta confermata, possa anche non arrivare prima dell'inizio del 2019.
Star Trek Discovery ritorna il primo ottobre negli Usa e da noi, su Netflix, lunedì 2 con l'episodio Context is for Kings. Voi la state seguendo, e continuerete a farlo?
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