I giornali oggi lo ricordano soprattutto per Paris, Texas, il suo primo e forse più importante ruolo da protagonista. Harry Dean Stanton, nato nel Kentucky nel 1926 e morto ieri a Los Angeles a 91 anni d'età, aveva cominciato a fare l'attore verso la fine degli anni Cinquanta, ma fu solo dal 1965, aiutato anche dall'amico Jack Nicholson, che questo divenne il suo vero lavoro.
Splendido caratterista con un volto capace di bucare lo schermo, amato da grandi registi come Sam Peckinpah, John Milius, David Lynch, Wim Wenders, nel 1979 è Brett nell'equipaggio della Nostromo in Alien di Ridley Scott, personaggio burbero e antipatico che però ama il gatto Jones (e lo cerca per tutta la nave).
È il secondo interprete del film scomparso quest'anno, dopo John Hurt morto a gennaio.
Nel 1981 è Brain, uno dei personaggi principali di 1997: Fuga da New York di John Carpenter.
Nel 1992 il primo contatto con Twin Peaks, col ruolo di Carl Rodd in Fuoco cammina con me diretto da David Lynch; con lo stesso personaggio tornerà nella terza stagione di Twin Peaks, andata in onda pochi mesi fa.
Nel 1999 è Toot-toot nel Miglio verde di Frank Darabont tratto dal romanzo di Stephen King.
Compare anche in un episodio della serie Chuck, e ha un cameo in The Avengers.
Questo mese uscirà negli USA il suo ultimo film, Lucky, descritto come «il viaggio spirituale di un ateo di 90 anni».
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