Ieri siamo arrivati a Helsinki un po' tardi – tre ore di volo, ma poi trenino per arrivare in città, mollare le cose all'hotel, riprendere praticamente lo stesso trenino per arrivare al Messukeskus, il grande centro congressi che ospita la Worldcon. 

Arrivati per registrarci scopriamo che la convention è sold out: posti esauriti. Le membership sono circa 5000, di cui la maggior parte americani. Una ventina gli italiani. Ovviamente noi siamo già iscritti, per cui nessun problema. 

Il posto è grande ma abbastanza raccolto da essere girato rapidamente. Nel salone del fandom e dei giochi troviamo il banchetto di Deep Space One, con Flora Staglianò, Gino Lucrezi e Gabriella Gregori. Dopo la foto con Silverberg di mercoledì Flora ha già collezionato anche George R.R. Martin. 

A proposito di Martin, pare stia creando seri problemi organizzativi: ieri ha tenuto una sessione di autografi e la coda era diventata ingestibile. Ne terrà un'altra sabato e pare che l'organizzazione dovrà smobilitare un intero salone per gestire la coda.

Abbiamo assistito a un panel interessante sulla fantascienza europea; vedremo cosa riusciremo a fare domani, code permettendo. Alla sera si scatenava il party degli irlandesi, ma noi, cotti da una giornata in viaggio, siamo tornati verso l'hotel per mangiare qualcosa. Una cosa c'è da sapere sul mangiare in Finlandia, anzi due: si mangia prestissimo (verso le sei) per cui quando pensiamo di andare a cena noi la maggior parte dei posti sono chiusi; secondo, i ristoranti sono carissimi.

Oggi comincia la giornata con una passeggiata in centro con l'ospite d'onore Walter Jon Williams, poi alle dieci un tema molto interessante: come l’epoca storica influisce sulla ricerca scientifica, con Guy Consolmagno (astrofisico e direttore della Specola vaticana). La fantascienza militare è a favore o contro la guerra? Ne parla con altri Joe Haldeman alle 11.

Alle 12 Ian Watson si chiede se la fantascienza può predire il futuro. Alle 13 un parterre de rois con Pat Cadigan, Walter Jon Williams, Qiufan Chen, Teresa Nielsen Hayden, Eileen Gunn e Michael Swanwick parlano del futuro del cyberpunk. Alle 16 Pat Cadigan firma autografi, mentre in un’altra sala Ellen Datlow, John Clute e altri si chiedono in che modo il World Fantasy Award dovrebbe affrontare le opere horror. Alla stessa ora in un’altra sala Dave Lally parla della serie The Prisoner.

Alle 17 Francesco Verso spiega perché è importante investire nelle traduzioni e contemporaneamente kaffeeklatsch con Elizabeth Bear.

Alle 19 e 30: Premi Hugo!