Malgrado il nome, The Umbrella Academy non ha nulla a che fare con l'organizzazione supercattiva della saga multimediale di Resident Evil, ma ha molto a che fare con l'ex gruppo musicale My Chemical Romance.
Il gruppo si sciolse nel 2013, ma il cantante Gerald Way aveva già trovato tutta una nuova vena creativa ideando e scrivendo la miniserie a fumetti The Umbrella Academy: Apocalypse Suite, disegnata da Gabriel Bá, pubblicata in sei puntate nel 2007 dalla Dark Horse.
Ambientata in un 1977 in cui John Fitzgerald Kennedy non era stato assassinato (cosa destinata a cambiare nella miniserie seguente), raccontava la strana storia di 43 neonati dotati di superpoteri nati da donne che non erano nemmeno incinte, alla fine di uno scontro cosmico tra superentità.
Mentre un personaggio misterioso, implicitamente indicato come dio, racconta come siano tutti dei nuovi Messia, solo sette di loro si salvano e a occuparsene arriva sir Reginald Hargreeves ovvero mister Monocle, un famoso impresario, che li adotta tutti per prepararli a una misteriosa minaccia, nella Accademia del titolo.
Le cose però non vanno come dovrebbero e il gruppo si scioglie, per ritrovarsi poi nove anni dopo in circostanze drammatiche che non staremo a rivelare.
La prima miniserie vinse il premio Eisner e venne seguita da un'altra The Umbrella Academy: Dallas, uscita nel 2008, ambientata grazie a complicati viaggi nel tempo nel tempo e flashback nel 1963 dove in qualche modo la storia viene rettificata e Kennedy viene ucciso. Anche se si tratta solo dell'apice di una storia complessa che ruota intorno a uno dei protagonisti in versione giovanile.
Altre due miniserie sono in lavorazione, ma Netflix probabilmente non aspetterà che siano pronte: lo sceneggiatore Jeremy Slater, già al lavoro sulla serie tv basata sull'Esorcista (e rinnovata per la seconda stagione), ha raccontato a Collider di avere già scritto il pilot per la serie e che soprattutto ci si è avvicinato con il desiderio di mantenere intatto tutto il tono folle e visionario, senza alcun desiderio di ammorbidirlo per un pubblico più mainstream.
Il pilot ha fatto un breve giro tra i canali televisivi canonici, ma è stato Netflix ha vederci il potenziale e acquisirne i diritti per realizzarci una serie tv.
Non si tratta del primo tentativo: già nel 2015 la Universal ci aveva visto il potenziale per una saga cinematografica, salvo poi tirarsi indietro (forse avendo già in cantiere il cosiddetto Dark Universe).
Non ci sono sono ovviamente ancora notizie su eventuali arrivi on line, ma possiamo presumere un tardo 2018, andando a fare compagnia ad altre serie fantastiche e originali come Stranger Things e The OA.
Voi conoscete The Umbrella Academy? Pensate che una serie tv sia il modo migliore di raccontare la sua storia?
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