Indiscutibilmente Neil Gaiman è una delle figure chiave dell'evoluzione del fumetto anglosassone, protagonista indiscusso insieme ad Alan Moore del Rinascimento Inglese: durante gli anni Ottanta Gaiman ha saputo rinverdire la produzione culturale fumettistica d'oltreoceano, operazione riuscita proponendo al pubblico personaggi già collaudati ma creandone nel frattempo di nuovi soprattutto per conto della DC Comics. Sandman è il personaggio maggiormente conosciuto di Gaiman: il protagonista Morfeo e i suoi fratelli (gli Endless, o Eterni) sono figure classiche del mondo fantasy che felicemente si sposano con la mitologia classica e la cultura dark (o gotica). Oggi Neil Gaiman rappresenta per il mondo fantasy un moderno Oscar Wilde in tutti sensi decadente, raffinato, colto ma soprattutto divertente. Dopo il grande successo della serie dedicata al Signore dei Sogni, altro colpo da maestro è quello del '93 con L'alto costo della vita, la prima serie dedicata a Death, la sorellina di Sandman: anche questa fatica di Gaiman diventa subito un bestseller tra i mature readers. Il successo di Death è tale che qualche anno dopo Gaiman dà vita a The time of your life, un proseguo di Death che agli ammiratori di Gaiman non è dispiaciuto affatto. Il segreto del successo di questa storia è forse da ricercarsi nella sua delicatezza, ma i fenomenali disegni di Chris Bachalo, già realizzatore di una serie di sketch per la serie psichedelica Shade the changing man, hanno contribuito non poco al successo di Death: è il caso di dire che il merito commerciale/di pubblico è da divedersi fra Gaiman e Bachalo, indubbiamente.
Neverwhere è la prima esperienza con la televisione per Gaiman: l'autore scrive la sceneggiatura di una serie televisiva ambientata nei sotterranei di Londra, successivamente diventa anche il suo primo vero romanzo, un romanzo fantasy che è un piccolo capolavoro, e oggi si può sicuramente asserire che è uno dei migliori romanzi fantasy apparsi prima dell'inizio del Duemila. Portato a termine Neverwhere, Gaiman scrive The day of the dead, un episodio della serie televisiva americana di fantascienza Babylon 5.
Per festeggiare i dieci anni di Sandman, Neil Gaiman dà vita a The Dream Hunters (Il cacciatore di sogni): le splendide illustrazioni di Yoshitaka Amano, stimato disegnatore giapponese (molti videogame hanno visto il suo contributo, e recentemente ha prestato la sua arte alla realizzazione del film Final Fantasy), sono il vero punto forte di questo ennesimo capitolo di Sandman. La storia, pur non essendo malvagia, non è originale, anzi è piuttosto piatta: Gaiman si è lasciato contagiare dallo spirito new age pur attingendo a piene mani dalla storia e dalle leggende sua fonte inesauribile di ispirazione. Stando a quanto ha dichiarato Gaiman, Il cacciatore di sogni è una vecchia, vecchissima storia dimenticata che forse solo lui ha avuto il piacere di leggere in tempi recenti e che ha riadattato appositamente per The Dream Hunters. Bisogna credergli sulla parola? La leggenda di cui Gaiman ha parlato in una intervista in effetti esiste, ma non è poi così sconosciuta come vorrebbe far credere al pubblico. Il cacciatori di sogni è un'avventura piatta: Sandman è quasi un intruso all'interno della trama... sì, è proprio un intruso. Tuttavia le bellissime illustrazioni di Yoshitaka Amano conferiscono alla storia un alone onirico di tutto rispetto; la mano di Amano ha creato disegni di rara raffinatezza che si rifanno sapientemente alla cultura giapponese, un po' erotici, un po' perversi, un po' romantici e cupi. Se la storia è piatta, le tavole illustrate sono artisticamente valide: questa avventura di Sandman senza il contributo di Yoshitaka Amano sarebbe stato una autentica delusione e per il pubblico e per la critica.
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