L'editore Cagliostro E-press ha il vanto di potere fare esprimere il talento di giovani (e non) autori e disegnatori con opere a fumetti che mettono alla prova l'estro più disparato, lontane dagli stilemi e da i facili modelli commerciali che ritroviamo nelle altre produzioni che tanto vanno di moda ultimamente.
Ne è un chiaro esempio la saga a fumetti Incrociatore Stellare “E.Salgari”, coraggiosa opera che omaggia e si ispira alla Space Opera classica mescolandola con il romanzo d'avventura e strizzando l'occhio anche a serie televisive come Battlestar Galactica.
Il fumetto è dedicato allo scrittore veronese che da il nome alla serie: Emilio Salgari. È stato il più grande scrittore popolare italiano, autore di uno dei primi romanzi fantascientifici italiani (Le meraviglie del 2000, 1907) e di innumerevoli cicli avventurosi. A pochi anni dalla sua morte, avvenuta nel 1911, i suoi personaggio hanno cominciato a calcare il palcoscenico bidimensionale del cinema, praticamente quasi senza interruzione fino ai giorni nostri; chi non ricorda il mitico Sandokan con le fattezze di Kabir Bedi nello sceneggiato diretto da Sergio Sollima? Numerosi sono i personaggi famosi che lo hanno amato (un suo adoratore era Che Guevara), e l'influenza che ha avuto sulla cultura popolare è stata notevole.
Incrociatore Stellare “E.Salgari” sposta il baricentro dai deserti dell'Africa e dai mari dell'Asia agli spazi siderali, che rimangono comunque popolati di pirati e navi, di uomini coraggiosi e canaglie che tra mille pericoli sfidano la sorte, ognuno per la propria missione.
Il soggetto del fumetto nasce da un idea di tre grandi nomi della Cagliostro E-Press: Filippo Burighel che dal direttore editoriale di Cagliostro dal 2013, Claudio Franchino, poliedrico artista capace anche di ottime sceneggiature che collabora con l'editore fin dagli esordi, autore di decine di volumi, tra cui ricordiamo la saga a fumetti Rubor Maximus, e Piero Viola che ha lavorato con l'ultimo tra l'altro agli Albi di Occidente (versione a fumetti dell'universo creato da Mario Farneti).
Cagliostro ha permesso a più di 20 , tra disegnatori e sceneggiatori, di cimentarsi nel dar vita a quella che ha le caratteristiche di una lunga e avvincente saga di space opera spaziale.
L'umanità ha colonizzato tutto il sistema solare e dopo un periodo agitato ci si
gode un atmosfera di pace. Alla stazione spaziale Jules Verne è attraccata la Salgari, una nave da battaglia gloriosa, e ormai destinata ad essere visitabile come un museo e un centro d'addestramento alle attività spaziali per i cadetti. Vi si ritrovano, dunque, vecchi militari che come la nave vedono il loro ruolo solo come una vestigia del passato, non rispettati dalle nuove leve con cui si trovano a condividere gli stessi spazi.
Elio Fieromonte è un eroe di guerra, in passato comandante della Corvetta Dante Alighieri caduto in uno stato di profonda prostrazione a seguito della perdita della moglie Barbara, ormai dedito solo a passare il tempo tra una ubriacata e una rissa. A causa di quest'ultimo evento si ritroverà in cella con Dom Ottavio, un frate ex incursore di marina che tra una parabola e un versetto non disdegna di menare le mani. I due vengono liberati dal Comandante Undro, vecchio amico di Fieromonte, che deve parlargli di una minaccia incombente, ma esplosioni sconvolgono tutta la stazione, e Undro prima di sparire in una voragine affida a Fieromonte il compito di raggiungere la Salgari. La nave si troverà a partire non senza difficoltà e ulteriori perdite sotto l'attacco del misterioso nemico, con in sala motori il capo Nestor Cano, il quale attivamente dialoga con l'Intelligenza Artificiale della nave, al secolo il Commodoro Fantasma, che è molto di più un semplice programma.
Il nemico non è l'unico mistero a cui farà fronte la variegata ciurma della Salgari, anche lo spazio che li circonda sembra non essere lo stesso, e forse la risposta giace in una sonda che vaga ai confini del sistema solare lanciata qualche anno prima.
Notevole è lo studio per la realizzazione del modello della nave da parte di Andrea Manfredini che ha cercato l'originalità nel design molto simile a una spada, volutamente fatto per omaggiare la scimitarra di Sandokan. Concettualmente è molto simile al capostipite delle Corazzate Spaziali, la Yamato dell'opera omonima di Leiji Matsumoto dove la maggiore nave nipponica della seconda guerra mondiale veniva ricostruita interamente, e dotata di Hangar interi alloggianti stormi di Astrocaccia (i Cosmo Zero e le indimenticabili Tigri nere), artiglierie sparanti raggi a lunga gittata e sopratutto il cannone ad onde moventi, un arma capace di distruggere un intero pianeta. A differenza dell'analoga Nipponica , la nostra Salgari presenta due Armi principali, i cannoni piezonucleari, che non tarderanno ad essere usati, cosi come i veloci caccia Corsair.
Bellissime le copertine di Claudio Valenti e Daniele Spezzani.
Il tema della “nave della speranza” riecheggia sia come detto dall'universo di Leiji Matsmoto (Star Blazers, Emeraldas, Capitan Harlock) sia che da le ultime serie di fantascienza (Stargate Universe, Battlestar Galactica, etc), questa volta dotandola di un anima tricolore, visto che la maggioranza dell'equipaggio è volutamente Italiano.
Il corposo volume raccoglie tutta la prima stagione composta dai 13 capitoli della saga pubblicati sul sito ella casa editrice gratuitamente e successivamente in versione cartacea con degli interludi esclusivi, dove viene approfondita l'interessante figura del commodoro fantasma.
La formula che la casa editrice ha creato ha il nome di Km0 e prevede per l'appunto la pubblicazione in ebook (formato pdf) delle singole storie e poi il volume cartaceo che viene distribuito anche nelle fumetterie.
La seconda di stagione di Incrociatore Stellare “E.Salgari” è in lavorazione e presto la vecchia ammiraglia della Cosmoflotta ritornerà di nuovo a solcare gli spazi siderali.
4 commenti
Aggiungi un commentoIn e-book gratuito scaricabile, ho trovato solo 4 numeri, dal #00 al #03...
Esatto, ma il volume è molto bello
Oddio, molto bello è una parola grossa, di certo è interessante come idea.
Insieme ai miei rangers anche io gli darò la caccia.
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