In una intervista con Variety, il regista canadese Denis Villeneuve ha descritto la sua sensazione di vivere in due realtà alternative contemporaneamente in questi mesi: da una parte la promozione di Arrival, con annessa presentazione per gli oscar, dall'altro le riprese e il montaggio dell'atteso Blade Runner 2049, del quale sente tutto il peso della responsabilità.
Il rischio
Il regista racconta di sentire la pressione tutti i giorni, ma allo stesso tempo non si è mai sentito così ispirato ed entusiasmato.
Tutti i suoi progetti comportavano un certo livello di rischio nel trattare con rispetto l'argomento dei suoi film, che si trattasse di raccontare una reale sparatoria avvenuta in una scuola superiore (Polytechnique, 2009), il conflitto libanese (Incendies, 2010) o rispettare la cultura messicana in Sicario .
Con Blade Runner 2049 sente un forte pressione artistica, la più forte mai provata finora.
La sfida
Villeneuve ritiene che il suo film debba trovare la propria identità e il proprio territorio, pur rimanendo fedele e collegato al primo capitolo: È questo equilibrio che stiamo cercando di trovare.
Un mondo reale
Un aspetto a cui tiene particolarmente è il non voler sovraccaricare il film con la computer grafica. Il primo film era stato fonte di ispirazione per lui e per altri autori come Christopher Nolan e James Cameron, usando modellini e ambienti reali.
Il suo sogno è sempre stato di poter realizzare i suoi alieni di Arrival in animatronics, avevano anche pensato di creare giganteschi pupazzi da animare in una enorme vasca trasparente, ma i costi si erano rivelati enormi.
Villeneuve dice di odiare il green screen, che vede come un trucco cinematografico capace di succhiargli la linfa vitale, infatti per questo secondo capitolo vuole realizzare più effetti speciali reali possibili.
Il direttore della fotografia
L'autore ci tiene a elogiare il leggendario direttore della fotografia Roger Deakins, con il quale ha già lavorato su Prisoners e Sicario, per la sua capacità di creare paesaggi usando la sua esperienza con i trucchi visivi, usando pochissimo il green screen e realizzando immagini meravigliose, le migliori mai create da Deakins nella sua decennale carriera.
L'ultima sfida
Il regista conclude parlando di un altro aspetto fondamentale: insieme al compositore Jòhann Jòhannsson, suo collaboratore abituale e candidato all'oscar per Sicario, stanno lavorando a una colonna sonora in grado di onorare l'aura iconografica e le complesse sonorità originali di Vangelis, E anche questa per lui è una sfida tanto enorme quanto entusiasmante.
Blade Runner 2049 è previsto in arrivo da noi il 4 ottobre 2017, due giorni dell'uscita in patria, vi lasciamo con il primo teaser:
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