Sono passati 70.476 giorni da quando l'umanità si è rifugiata sotto lo “schermo”. Fanno qualcosa meno di due secoli. La gente vive nella città senza vedere mai il cielo, senza sole e senza speranza, schiacciata da un regime poliziesco. Ma esiste una resistenza, e proprio in un membro della resistenza di imbatte un minatore che ha appena perso il figlio. La paura e la disperazione lo porteranno dove nessuno si era mai spinto, fino a scoprire qualcosa di inaspettato. Anche se forse non del tutto inaspettato per chi ha letto La penultima verità di Philip K. Dick.
Il corto, abbastanza ben girato, è adrenalinico e senza pause, venti minuti di azione che non lascia il tempo di porsi troppe domande. Lo ha girato il giovanissimo regista Terry Cecil (solo venticinque anni quando ha cominciato l'impresa che è costata tre anni di lavoro).
Il protagonista è interpretato da Barrett James (sì, Barrett è il nome, James il cognome), attore che ha all'attivo una serie di comparsate televisive (anche in Westworld); il suo antagonista è Dennis Keiffer, apprezzato stuntman che ha lavorato però anche come attore (recentemente in Scorpion, Colony, Agents of S.H.I.E.L.D.). Buona visione.
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