Una notizia recentissima ci ha particolarmente colpiti: James Cameron, il regista di Avatar, Terminator e The Abyss, sta progettando un documentario sulla storia fantascienza per la rete televisiva AMC.
Di cosa si tratta? A quanto pare il progetto prevede la realizzazione di una serie di sei episodi, da un'ora l'uno, in cui verrà posta una domanda fondamentale che come esseri umani ci siamo posti nella storia. Intorno a questo quesito verrà poi raccontata la storia della fantascienza e la cosa interessante e che si esamineranno un po' tutti gli aspetti ludici del genere: dalla letteratura al cinema, dal fumetto alla televisione fino ai videogiochi. Infine, Cameron stesso e altri ospiti, di cui non si conoscono ancora i nomi, parleranno dell'impatto che la fantascienza ha avuto su di loro.
Nel presentare il progetto nel corso di un'intervista, lo stesso regista ha precisato i termini della seria: “Quando ero un bambino ho praticamente letto ogni libro che avesse un'astronave sulla copertina e ho visto più volte il film 2001: Odissea nello spazio. Mi piacciono gli effetti speciali, ma quello che amo veramente, della fantascienza, sono le idee e le domande che animano le storie: come finirà il mondo? La tecnologia ci distruggerà? Cosa significa essere umani? Sono tutti argomenti che la fantascienza non ha mai avuto paura di affrontare.”
La speranza è che Cameron riesca a partorire questo progetto televisivo, perché la science fiction merita di essere mostrata per quello che è: divertimento e idee. Perché come dice Cameron la fantascienza è soprattutto idee, riflessioni su di noi e sul posto che occuapiamo nel mondo e nell'universo come esseri viventi.
Andando più nello specifico, Cameron ha spiegato che: “Con questi documentari cercherò di risalire alle origini della fantascienza. Senza Jules Verne e H. G. Wells non avremmo avuto Ray Bradbury o Robert A. Heinlein, e senza di loro non avremmo poi avuto George Lucas, Steven Spielberg, Ridley Scott e me. Come cineasta che si è specializzato nella fantascienza, sono particolarmente interessato a esplorare le difficoltà e i trionfi che hanno accompagnato queste incredibili storie, a come l'arte imita la vita e a come la fantascienza imita e talvolta influenza la scienza.”
Insomma, le premesse sono interessanti e fanno intravedere un prodotto che resterà nella storia e nelle menti di molti spettatori. Molti di più, si spera, di quelli che normalmente la fantascienza la leggono e la guardano.
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