Il 2017 è cominciato con la scomparsa, il giorno prima dell'epifania, di Peter Weston, fan britannico molto noto, nato a Birmingham nel 1943.
Weston era noto in Italia per una serie di articoli divulgativi sui grandi temi della fantascienza, pubblicati su Robot tra il numero 1 e il numero 15. Ma non era un professore, un critico, o un editor professionista: Weston era un fan, un appassionato che per tutta la vita si è divertito a pubblicare riviste amatoriali.
Aveva incominciato nel 1963 con la fanzine Zenith, per arrivare fino al 2009 con la fanzine Relapse.
Weston scriveva spesso sotto lo pseudonimo Malcolm Edwards; più avanti cominciò a operare nel fandom britannico un altro fan che si chiamava realmente Malcolm Edwards. I due si incontrarono nel 1970.
Come professionista, dal 1975 al 1977 curò la serie di antologie Andromeda; nel 2006 il suo saggio autobiografico With Stars in My Eyes arrivò in finale al Premio Hugo.
Nella vita, Peter Weston era il proprietario di una piccola azienda di produzione di pezzi di ricambio per automobili. Nel 1983 si trovò a parlare con gli organizzatori della Worldcon su come venivano realizzate le statuette a forma di razzo del premio Hugo. Risultò che costavano un sacco di soldi e spesso erano deludenti. Weston propose allora di provare a produrle nella sua azienda. Da allora Weston ha prodotto i premi Hugo di tutte le Worldcon (con una sola eccezione). Sul sito dei premi Hugo è presente un breve articolo in cui racconta la vicenda.
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