Quest'anno Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang, compie novant'anni. È uno dei pochissimi film muti che è ancora oggi conosciuto e talvolta proiettato: il primo, grande capolavoro del cinema di fantascienza, la cui influenza si stende su numerosissimi film del genere, da Blade Runner a Star Wars, e non solo (ricordiamo per esempio il famoso spot del Macintosh nel 1984 girato da Ridley Scott). Sarebbe anche in preparazione una serie tv, prodotta da Sam Esmail (Mr. Robot) tratta dal film.
In attesa della serie, che comunque non arriverà prima del 2019, questa settimana andando in edicola si può trovare Topolino, la rivista disneyana edita da qualche anno da Panini Comics, che sul numero 3189 uscito mercoledì ospita la storia in due parti Metopolis.
Scritta da Francesco Artibani e illustrata (splendidamente, aggiungeremmo) da Paolo Mottura, la storia riscrive in chiave topesca il film di Fritz Lang, riproponendone le atmosfere e le vicende. Metropolis era un film muto e in bianco e nero; in Metopolis i personaggi "parlano", e i disegni sono a colori, anche se sono state usate tonalità molto desaturate che rendono bene l'idea.
Ero un ragazzino quando ho visto per la prima volta alcune scene di Metropolis
scrive Mottura. Erano state inserite in un famoso videoclip (Radio Gaga dei Queen, RdA) in cui i musicisti viaggiavano su un mezzo volante tra i grattacieli di quella impressionante città.
Topolino costa 2,50 euro e si trova in tutte le edicole.
(Errata corrige: In una versione precedente avevamo scritto che il numero conteneva la prima parte della storia. Solo successivamente ci siamo resi conto che dopo poche pagine, sullo stesso numero, c'era anche la seconda parte.)
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