Datato 1927, il film muto di culto Metropolis, diretto da Fritz Lang, è sicuramente uno dei capisaldi della fantascienza.
Scritto dallo stesso Lang insieme alla moglie Thea Von Harbou, è poi diventato fonte di ispirazione sia per lo stile visivo che per la trama di innumerevoli film e telefilm, fino ad arrivare alla recente Incorporated, che ne ha aggiornato i temi al mondo attuale.
Ora La Universal Cable Productions (UCP), proprietaria dei diritti del film, ha deciso che era arrivato il momento di dare nuova vita al mondo nuovo immaginato dai coniugi Lang e ha proposto l'idea a un nome di culto molto più recente: Sam Esmail, il creatore della visionaria serie Mr. Robot.
Il progetto prevede una mini-serie con un numero per ora indefinito di episodi, ovviamente aggiornata al nostro periodo storico, e totale libertà per Esmail, allo stesso modo di quanto accaduto con l'altra sua acclamata serie: totale libertà creativa di scrittura e la regia di buona parte degli episodi.
La differenza sostanziale nasce dal piano di fare di Metropolis una serie ad alto budget, rispetto a quello (almeno inizialmente) limitato di Mr. Robot.
Per chi non conoscesse il film espressionista tedesco, la storia è ambientata in un 2026 così come lo immaginavano all'epoca, con un'estetica che univa il Bauhaus, cubismo e futurismo.
Il tutto per raccontare un futuro distopico in cui i super-ricchi industriali vivevano in altissimi palazzi di lusso, mentre la classe operaia viveva sottoterra, facendo funzionare le macchine che tenevano in vita la città.
Le cose sono destinate a cambiare quando Freder (Gustav Frölich), figlio del padrone della città Joh Fredersen (Alfred Abel), incontra l'operaia Maria (Brigitte Helm) e inseguendola nei sotterranei è testimone di un'esplosione che uccide molti lavoratori.
Sconvolto dal totale disinteresse del padre e in possesso di mappe segrete che svelano tunnel sotterranei, arriva da Rothwang (Rudolp Kleine-Rogge), il quale ha appena creato un robot per ricreare la donna che amava, Hel, ovvero la madre di Freder.
Maria e Hel (interpretate dalla stessa attrice) diventano l'ago della bilancia nella nascente rivoluzione operaia, laddove i lavoratori desiderano un dialogo pacifico, mentre Fredersen è disposto a tutto per fermarli.
Secondo The Hollywood Reporter, Sam Esmail vuole però prima concludere l'arco narrativo di Mr. Robot, la cui durata è prevista per quattro o cinque stagioni, e poi concentrarsi su Metropolis.
In più, l'autore vuole creare un team di sceneggiatori molto esiguo, non più di tre, che si occuperanno non tanto della scrittura, almeno inizialmente, quanto di concettualizzare il film in un formato televisivo.
Nel frattempo, la UCP si sarebbe dichiarata disposta a investire dieci milioni di dollari a episodio e a non considerare la serie come un'esclusiva delle sue reti (NBC, Syfy, UsaNetwork, E!), ma di proporla ad altri canali via cavo oppure on line.
In attesa di aggiornamenti, voi cosa ne pensate, Metropolis si presta a diventare una serie tv?
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