Mailing list, forum, newsgroup sono in subbuglio. Il motivo dell'agitazione è stata la pubblicazione, sul numero 1433 di Urania (La città e l'abisso di Walter Jon Williams) di un articolo, pubblicato sotto forma di lettera, di Fabio Feminò, collaboratore e traduttore di Urania, dal titolo Gli errori dell'Occidente. L'articolo affronta il tema del terrorismo e dei rapporti fra paesi industrializzati e paesi arabi, propugnando ideologie che vanno dalla pura prevaricazione alla completa intolleranza. Non mancano assurdità scientifiche (secondo Feminò le radiazioni causate da incidenti nucleari come quello di Chernobyl non sono nocive), assurdità storiche e vari e propri deliri (secondo Feminò gli editori italiani pubblicano solo libri su Che Guevara, e questo perché l'immagine del rivoluzionario sudamericano eccita i gay). Se l'articolo sia stato pubblicato sotto forma di provocazione o meno, resta il fatto che non si tratta di provocazione puramente intellettuale. L'articolo di Feminò risulta personalmente offensivo per una larga fetta di lettori: per chi è troppo istruito (categoria di "coltissimi imbecilli" per l'autore dell'articolo), per chi cerca di fare qualcosa per l'ambiente ("poveri mentecatti"), per chi in generale crede nella democrazia e nel valore dell'essere umano. La redazione di Urania in questi giorni è probabilmente subissata da lettere e email di protesta: chi voglia aggiungere la sua voce può scrivere a urania@mondadori.it). E' possibile che di questo numero, che fa tanto parlare, venga anche venduta qualche copia in più. Un risultato che senza dubbio non vale la caduta di immagine che è costato.
Urania e il caso Feminò
Si prefigura una rivolta popolare contro la rivista mondadoriana per l'incauta pubblicazione di un articolo di Fabio Feminò
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