Verrà proiettato domani, giovedì 3 novembre, a Trieste Science+Fiction, il giapponese Terraformars del regista cult per eccellenza Takashi Miike, autentica gemma sci-fi ambientata su Marte nel 2599 tra insettoni mutanti e super mercenari, tratta da un celebre manga giapponese. In Anteprima e Fuori Concorso verrà presentato alle 22.00, culmine di una giornata ricchissima di proiezioni e appuntamenti.
Per gli amanti della cinematografia scifi sovietica, la giornata si aprirà alle 10.45 con l’intramontabile Solaris di Andrej Tarkovskij, proposto in una splendida edizione restaurata e rimasterizzata, come tutti i titoli appartenenti alla Sezione Sci-Fi Classix, dedicata ai grandi classici del cinema di genere.
Quanto ai film in concorso, domani sarà la volta di The Open di Marc Lahore, ambientato in uno scenario di guerra globale, dove c’è ancora chi non vuole arrendersi alla catastrofe e rinunciare al tennis; Sum of Histories di Lukas Bossuyt, incentrato sugli effetti di una scoperta strabiliante: è possibile mandare email nel passato; Approaching the Unknown, scritto e diretto da Mark Elijah Rosenberg, al suo debutto, con Mark Strong nel ruolo del capitano William Stanaforth alle prese con la sua solitaria missione su Marte; dell’anteprima mondiale di Almost Dead di Giorgio Bruno, sei ore di tempo per trovare un siero capace di fermare un virus che trasforma gli esseri umani in zombie; e di Embers di Claire Carré, già definito uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni, in cui i sopravvissuti a un'epidemia globale cercano di dare un senso alla loro vita in un mondo senza memoria.
Evento speciale di Spazio Italia sarà la proiezione di Ballad in Blood di Ruggero Deodato ispirato al caso Meredith Kercher, alla presenza del celebre regista di Cannibal Holocaust. E a mezzanotte chiuderà la giornata l’argentino Daemonium: soldato dell’inframundo di Pablo Parés, autentico tourbillon sci-fi nel quale magia e tecnologia coesistono con umani e demoni, presentato fuori concorso.
Secondo appuntamento anche con i corti della Sezione Fantastic Short e con gli Incontri di Futurologia, un ciclo di conversazioni, a cura di Fabio Pagan, con scienziati e narratori per esplorare le nuove frontiere della ricerca scientifica e riflettere sugli intrecci fra scienza, letteratura e cinema. A ingresso gratuito, sono ospitati dal Magazzino delle Idee dalle 10.30 alle 13.00. Domani si inizia puntando ai Poli, perché laboratori naturali per studiare i cambiamenti climatici e gli effetti del riscaldamento globale sul nostro pianeta. Michele Rebesco, geologo marino dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, spiegherà se è plausibile che si ripetano le catastrofi climatiche già avvenute nel corso della storia della Terra. Del passato remoto della nostra specie parlerà poi Claudio Tuniz dell’ICTP, fisico con la passione della paleoantropologia, che ci porterà sui monti Altaj, tra la Siberia e il Gobi, dove 50 mila anni fa convivevano almeno tre specie di Homo: i sapiens cui ci vantiamo di appartenere, i Neanderthal e gli umani di Denisova. La mattina si chiude esplorando gli orizzonti inediti che si sono aperti quattro anni fa dopo la “cattura” del bosone di Higgs, con Marina Cobal, che al CERN di Ginevra guida il team italiano dell’esperimento Atlas al mega-acceleratore LHC.
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