I parchi concepiti dal grande e prematuramente scomparso Michael Crichton sono leggendari, mitici, ambiziosi. Ma, diciamocelo, sono anche un disastro in attesa di accadere.
Così se da una parte, sulla HBO, stiamo assistendo a eventi inquietanti in quel di Westworld, dall'altra il fatto che il riaperto Jurassic World (ex Park), si sia rivelato sul lungo periodo un errore madornale, non impedirà ai protagonisti Bryce Dallas Howard e Chris Pratt di tornare a essere coinvolti con i dinosauri clonati più o meno bene.
Ma come ha ben dichiarato più volte Colin Trevorrow, regista e sceneggiatore del primo capitolo e sceneggiatore nonché produttore di Jurassic World 2, questo sequel non vuole assolutamente essere il classico More of the same.
Ecco quindi cosa hanno raccontato di recente lo sceneggiatore e il regista spagnolo J.A. Bayona.
Temi molto reali
I dinosauri saranno una metafora del trattamento che gli animali ricevono da parte di noi esseri umani: le violenze, gli esperimenti, la chiusura negli zoo e l'utilizzo in zone di guerra, animali usati come armi.
Come ha sottolineato Trevorrow:
Il secondo film sarà molto diverso, seguirà nuovi percorsi e per questo motivo era per me ovvio che J.A. Bayona fosse l'unico regista in grado di dirigerlo, donandogli il suo stile molto personale.
Un paragone di culto
Ed è lo stesso Bayona a dare la sua descrizione del sequel, definendolo molto più cupo e spaventoso del film precedente.
È il secondo passo di una trilogia, che è sempre il più cupo, come L'Impero colpisce ancora o Star Trek II L'ira di Khan.
Ma soprattutto, porterà la saga in direzioni mai prese prima, che hanno sorpreso lo stesso regista. Bayona conclude che ci saranno eventi totalmente inaspettati, in grado di scioccare il pubblico.
Jurassic World 2 (a tutt'oggi solo un titolo provvisorio), arriverà nei cinema il 22 giugno 2018, voi quali direzioni inedite pensate possa prendere la saga?
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