Cento parole per presentare la tua casa editrice, magari anche una breve storia
Siamo nati nel 2010 come casa editrice specializzata in letteratura fantastica e weird, con la pubblicazione di Il Re in Giallo di Robert W. Chambers. Da qual momento abbiamo pubblicato oltre trenta volumi, tra cui la rivista Hypnos, che nel 2015 ha vinto il premio Italia, cercando sempre di pubblicare testi o inediti in Italia o di difficile reperibilità. Il nostro obiettivo è duplice: recuperare i classici perduti del fantastico, presentandoli in edizioni integrali e critiche, e al contempo proporre le nuove voci internazionali del weird, che rappresentano un movimento molto ricco e importante.
Quali sono i generi e gli argomenti di cui vi occupate principalmente?
Il fantastico in generale, e in particolare il weird, ovvero quel genere quasi indefinibile che parte dalla tradizione gotica e dalla ghost story ottocentesca trasformandosi sino ai giorni nostri. Per sapere come, be’, basta leggere qualcuno dei nostri volumi! Inoltre qualche incursione nella fantascienza non manca, come per esempio l’antologia L’abisso di Coriolis di Lukha B. Kremo, recente vincitore del Premio Urania.
In che forma pubblicate? Ebook, stampa, rivista, distribuzione online o in libreria?
Abbiamo una sola collana esclusivamente digitale, Spiragli, per il resto tutte le nostre pubblicazioni sono cartacee, e da un paio di anni a questa parte cerchiamo di offrire laddove possibile anche la versione digitale. La distribuzione è prevalentemente on line, ma i nostri volumi possono essere acquistati anche in libreria, se il libraio è coscienzioso e ci contatta, come spesso accade. Siamo inoltre presenti in alcuni librerie specializzate, una realtà che andrebbe supportata il più possibile. Mi sembra anzi giusto citarle: Vecchi e nuovi mondi a Torino, Miskatonic University a Reggio Emilia e Profondo Rosso a Roma.
Accettate volentieri proposte spontanee? Nel caso l'aspirante cosa deve fare?
La maggior parte delle nostre pubblicazioni riguardano autori stranieri, ma non per questo siamo meno attenti alla realtà italiana. Abbiamo un concorso, il premio Hypnos, dedicato alla narrativa weird, giunto alla sua terza edizione, e la maggior parte dei lavori che ci inviano sono incanalati dal premio, che ha avuto un ottimo riscontro.
Un autore e un libro (anche di un autore diverso) che siete particolarmente orgogliosi di aver pubblicato
Per l’autore, direi Robert Aickman, uno dei miei più grandi amori letterari, e tra gli scrittori del fantastico più importanti del dopoguerra. Il progetto, giunto sinora al secondo volume, è la pubblicazione di tutta la narrativa breve, in sei volumi. Come singolo, forse Der Orchideengarten. Il giardino delle orchidee, dedicato alla rivista omonima pubblicata nel 1919: si tratta di un volume con venti bellissime tavole a colori riproducenti le copertine della rivista e oltre quaranta illustrazioni interne di autori dell’epoca, tra cui Alfred Kubin.
Quali novità presenterete a Stranimondi?
Presenteremo la nuova collana Visioni, una pubblicazione mensile dedicata alla forma della “novella”, e in particolare il primo numero Profondità di Livia Llewellyn, una bellissima storia che unisce alla perfezioni atmosfere steampunk con la più genuina tradizione weird.
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