Ha vinto il premio come miglior corto indipendente alla DragonCon, ha vinto il premio per la categoria fantascienza all'Hollyshorts Film Festival, è stato nominato miglior film al FilmQuest. Un piccolo capolavoro di venticinque minuti, costano centomila dollari raccolti col crowdfunding.
Lo hanno messo in piedi tre filmmaker, Jason Gallaty, Josh Grier e Mike Grier, quest'ultimo regista, tutti e tre autori della sceneggiatura. Nel ruolo del protagonista ha lavorato l'ottimo attore d'origine giapponese Masashi Odate, comparso in film come L'ultimo samurai con Tom Cruise o Lettere da Iwo Jima di Clint Eastwood.
La storia di Dust è ambientata in un futuro post apocalittico. La civiltà è caduta e dimenticata, gli uomini vivono in città circondate da spesse mura e stanno perdendo, piano piano, la conoscenza. Un tracker, emarginato dalla sua gente, si mette in viaggio insieme a un mercante per cercare la cura per una nuova terribile malattia.
Effetti speciali in CGI ben realizzati, ben armonizzati con una fotografia di grande qualità, e una bella storia capace di colpire lo spettatore, anche con un messaggio importante. Cosa si può volere di più?
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