Sarà bene che ce ne facciamo una ragione: Hollywood è ostaggio del potere dei franchising.
La maggioranza dei progetti delle major, infatti, prevede la produzione almeno di una trilogia se non di una serie “potenzialmente infinita”. La recrudescenza di questa ondata nel genere fantascientifico pare (secondo gli addetti al lavori) sia colpa/merito di James Cameron e della sfida lanciata dai nuovi tre episodi di Avatar. Quindi se la Disney/Marvel s'è assicurata Star Wars e la Paramount Star Trek, la Fox dal canto suo ha deciso di scuotere l'albero di Roland Emmerich, responsabile di ben due buoni film di fantascienza degli anni 90: Stargate e Independence Day.
Mentre per il primo i progetti si stanno appena avviando, per il secondo abbiamo già nelle sale il primo nuovo episodio: Independence Day: Rigenerazione.
Ricordate come fu vedere ID4 nel 1996?
Di sicuro non un film di fantascienza da palati fini eppure dimostrò un suo indubitabile fascino.
Distruzioni colossali da parte di cattivissimi dischi volanti enormi (la scena della Casa Bianca resta a tutt'oggi nella mente di tutti) una serie di storie di gente comune e non che alla fine si trovavano ad avere un ruolo nella salvezza (ovviamente guidata dagli USA) del pianeta. Citazioni a go go della filmografia SciFi in bianco e nero, rimaneggiamento delle tematiche più classiche (gli alieni sconfitti da una epidemia, come nella Guerra dei Mondi, ma stavolta una epidemia cibernetica) un gruppo di eroi “cazzeggioni” per i quali parteggiare e l'ennesima interpretazione del mistero di Area 51 con tanto di attore feticco per i nerd ovvero Brent Spiner/Data. Tutto sommato una buona confezione di un film godibile che aprì l'ondata dei film catastrofici e di quelli sulle invasioni (Mars Attacks e La Guerra dei Mondi di Steven Spielberg tra le citazioni immediate).
Che a Emmerich fosse rimasta la voglia di dare un seguito si sapeva, dei problemi nel coinvolgere Will Smith che ormai aveva preso il volo pure, ma chi la dura la vince e vent'anni dopo eccoci al secondo episodio.
Peccato che Independence Day: Rigenerazione non abbia avuto lo stesso successo del primo capitolo al botteghino USA con un incasso di soli 41.6 milioni di dollari rispetto ai 50.2 del primo capitolo (uscito quando i biglietti costavano meno della metà di quelli attuali). Proviamo dunque a vedere dove ha vacillato l'operazione.
Innanzitutto manca Will Smith. Come si diceva è proprio da ID4 che Smith prese l'avvio per tutta una serie di grossi successi come Men in Black, Io Robot, La Ricerca delle Felicità, Io Sono Leggenda che hanno potuto concedere all'attore la possibilità di chiedere un ingaggio di circa 50 milioni di dollari alla produzione per girare i due sequel di ID4 (compenso che non ha ottenuto, ovviamente) tuttavia di sicuro la sua presenza avrebbe significato un maggiore afflusso di pubblico. D'altronde il casting di Liam Hemsworth gioca la carta della maggiore internazionalità e del pubblico young adult che lo conosce già dalla serie di Hunger Games anche se il suo potere attrattivo si è rivelato molto più debole, con un effetto simile a quello che ebbe su Speed 2 l'assenza di Keanu Reeves.
Forse la presenza di un'altra star più famosa avrebbe richiamato più pubblico. Non dimentichiamo che se ID4 fu tra i primi a sfruttare il genere apocalittico così caro a Emmerich in questi vent'anni si sono viste devastazioni molto molto più spinte e con effetti speciali molto molto più sconvolgenti non solo grazie al nuovo genere dei supereroi che distruggono mezzo pianeta una volta si e l'altra pure ma anche proprio a firma di Emmerich come in The Day After Tomorrow e 2012. Non si potrebbe forse ipotizzare che il pubblico inizi a soffrire di un effetto indigestione/rigetto nei confronti di questo genere? Inoltre proprio l'audience stessa è diventata enormemente più smaliziata ed esigente riguardo i sequel decretando l'insuccesso di film nati solo per cavalcare l'onda e fare cassa quali TNMT: Out of The Shadows, Alice Attraverso lo Specchio e Allegiant.
Dunque ID: Rigenerazione non ha dimostrato di avere la stoffa di Jurassic World (che invece ha posto nuove ottime basi per il prosieguo della saga dei dinosauri) eppure ID4 nel 1996 fu un vero blockbuster. Non va sottaciuto, poi, che la produzione ha scelto di non mostrare ai giornalisti USA il film in visione privilegiata e ci si chiede: forse per evitare l'effetto valanga delle recensioni negative?Inoltre (e senza spoilerare per chi non l'ha ancora visto) questo secondo capitolo gioca la carta del “tutto di più” più personaggi, più enormità di nemici, più azione, più, più, più.
E proprio per questo Il film soffre di un grande affastellamento di scene d'azione dove però non ci sono personaggi verso i quali sentirsi coinvolti come invece succedeva nell'originale nonostante lo sforzo di riportare sullo schermo almeno un paio di volti conosciuti come Jeff Goldblum e Brent Spiner (ripescato miracolosamente). È la costruzione della trama che esaspera proprio il tono alla Emmerich ipertrofizzando le scene d'azione e limitando a pochi passaggi l'approfondimento dei personaggi in maniera ancora più frettolosa di quanto non si sia già visto in 2012 e The Day After Tomorrow.
Jeff Goldblum, dal canto suo, riprende il personaggio di David Levinson divenuto consulente dell'Earth Space Defense, il gruppo che, sfruttando la tecnologia sottratta agli alieni vent'anni prima, ha non solo il compito di difendere la Terra da ulteriori invasioni ma ha consentito ai terrestri di sviluppare una tecnologia di impressionante sviluppo, facendo della Luna, ad esempio, una meta raggiungibile quotidianamente. Insomma, vi ricordate il senso di inferiorità che dava ID4? L'incertezza quando Will Smith cercava di pilotare una navicella aliena?
Qui tutti riescono a pilotare una navicella del genere e anche se l'astronave madre aliena è ovviamente mooolto più grande Emmerich, cercando di non copiare da se stesso, ci mostra forse anche troppo frettolosamente la fase di attacco e distruzione terrestre. Ma qualcosa di salvabile c'è. Ad esempio l'approfondimento della componente aliena. Stavolta ci vengono mostrati più scene in cui gli alieni vivono l'organizzazione della loro comunità e interagiscono con i terrestri, anche se le loro motivazioni restano quelle di sempre: fare piazza pulita dell'umanità e prendersi il pianeta in una maniera molto diversa da quanto si poteva ipotizzare nel primo episodio.
Il numero dei personaggi da seguire è aumentato tra vecchie e nuove presenza ma anche qui Emmerich sembra non interessarsi fino in fondo alle vicende di ciascuno, tanto che la morte di alcuni di loro semplicemente passa e va come se il film non avesse tempo da dedicare a questioni del genere. Mettendo insieme il tutto si ottengono due ore di film che scorrono velocemente con tante scene d'azione ma qa conti fatti con pochissima tensione. Quando uscì ID4 fu comunque giudicato “un filmone con l'invasione aliena” che percorreva ogni topos del film di genere dalle singole storyline che facevano affezionare ai personaggi scatenando l'inevitabile lotteria a chi sarebbe sopravvissuto fino al momento Earth-Pride in cui le divisioni tra nazioni e continenti sparivano (ovviamente dopo il discorso strappalacrime del Presidente USA) e l'umanità intera si trovava a combattere fianco a fianco. Ad essere onesti, però, Emmerich si è sforzato di introdurre qualcosa di nuovo.
[SPOILER ALERT] All'inizio del film sulla Luna giunge un misterioso globo che viene subito attaccato salvo poi rendersi conto dell'errore. Il globo è quanto resta di una razza estinta dopo essersi scontrata con gli alieni che hanno già provato a invadere la Terra e contiene informazioni che riguardano un pianeta dove le razze del cosmo possono addestrarsi con tecnologia inimmaginabile proprio allo scopo di fermare l'espansione degli alieni malvagi nell'universo. Ed ecco che alla fine del film, dopo la vittoria dei terrestri, il globo decide che sono proprio i terrestri la razza perfetta per condurre il contrattacco di tutte le razze addestrate al pianeta degli alieni invasori. Indovinate un cosa ci racconteranno nel prossimo episodio?
Dobbiamo forse sperare/temere/aspettarci un mix tra Star Trek (dove esiste una alleanza tra umani e razze aliene) e Fanteria dello Spazio (dove i terrestri portano il loro attacco al cuore del nemico)?Potremmo forse assistere all'aprirsi di scenari interessanti, magari per mostrare che tra gli alieni malvagi e l'alleanza vendicatrice alla fine non ci sono poi molte differenze? Non è dato saperlo. Di certo c'è, lasciatemi l'ultima riflessione, la differenza sempre più marcata tra serie TV (anche queste comunque in ampia tendenza inflazionistica) e serie cinematografiche: mentre le prime usano il numero di episodi per approfondire le tematiche e i personaggi, le seconde usano il budget per mostrarci “quello che non è mai stato mostrato prima” spesso a scapito della sceneggiatura.Non so più se serve lamentarsi di queste mode o se valga la pena solo godere il meglio di ciascuna rendendosi conto che, alla fin fine, l'età del target cui il cinema di questi franchising si rivolge l'abbiamo forse superata da un pezzo e rischiamo di risultare forse solo vetusti, lamentosi dinosauri e nulla più. Chissà.
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