di Luigi Rosa
DIVULGAZIONE TREK
"La fantascienza come Star Trek non è solo un buon
divertimento, ma assolve anche uno scopo serio, che è quello di
espandere l'immaginazione umana". Con queste parole Stephen Hawking
introduce il libro La Fisica di Star Trek di Lawrence M. Krauss, edito da Longanesi nella collana La Lente di Galileo. Non è un
libro di fiction sul livello del Technical Manual, ma è
un notevole libro divulgativo scritto con un linguaggio abbordabile anche da
chi non ha conseguito una laurea in fisica delle particelle, scritto con uno
stile fresco che ricorda Dal Big Bang ai Buchi Neri dello stesso
Hawking. La scritta sulla fascia rossa che accompagna il libro chiarisce
subito lo scopo del volume: "Contro l'analfabetismo matematico e
scientifico in Italia", tema molto attuale in questio giorni, come ha
dimostrato l'editoriale di Le Scienze, il libro utilizza infatti Star
Trek come punto di partenza e come fonte di esempi per spiegare
concretamente la fattibilità delle scoperte scientifiche che fanno
parte della vita quotidiana dei nostri eroi. Insomma, non è un libro
irto di technobabbles (né di Star Trek né di fisica
contemporanea), ma è un volume che tutti gli appassionati di scienza
e di Star Trek troveranno senza dubbio di proprio gusto. Last but not
least, il libro è stato tradotto molto bene dal padre di Silvio
Sosio, il quale si è appoggiato al figlio per tutte le citazioni di
Star Trek.
[In questo numero di Delos pubblichiamo un corposo assaggio del volume, N.d.R.]
Anche per questo mese c'è una sola cassetta nuova per ciascuna delle due serie sul mercato anglosassone. La 2.10 di Voyager (The Thaw e Tuvix) conferma la tendenza al rialzo della qualità di Voyager. The Thaw mi ha ricordato Fall Out, l'ultima puntata della serie anglosassone The Prisoner per alcune scenografie e per il comportamento dei personaggi; senza dubbio la regia ha fatto un buon lavoro nella scena finale, ma non voglio rivelare di più. Tuvix parte in maniera molto leggera per poi farsi molto serio alla fine, quando sulle spalle di Janeway grava una decisione molto difficile. In entrambi gli episodi, la recitazione di Kate Mulgrew è davvero degna di nota.
La cassetta 4.10 di Deep Space Nine (Hard Times e Shattered Mirror) è la prima cassetta di telefilm di Star Trek ad essere classificata R15, ovvero adatta a persone con almeno 15 anni di età. Hard Times è un episodio con poca azione e molta analisi introspettiva di O'Brien, al quale, accusato di spionaggio da una razza aliena, sono stati impiantati in pochi minuti i ricordi di venti anni di dura prigionia. Di tutt'altro impianto è Shattered Mirror, in cui Sisko e Jake sono costretti a tornare nell'universo dello specchio per dar man forte agli umani, che hanno ripreso il controllo di Terok Nor, contro la flotta klingon comandata da Worf. Sisko aiuterà O'Brien parallelo a mettere a punto la Defiant e ad utilizzarla in una battaglia veramente spettacolare che strizza l'occhio a Star Wars: il paragone Defiant-Millenium Falcon e Ammiraglia Klingon-Star Destroyer è quasi naturale.
Quando rivedremo Star Trek in televisione in Italia? Oramai la domanda è quasi una litania. E anche la risposta è una triste litania: non si sa nulla di ufficiale. Alcune voci davano per imminente all'inizio di ottobre la trasmissione di Deep Space Nine e Babylon 5 sulla RAI, ma sono state tristemente smentite dalla realtà dei fatti. Aspettiamo, purché l'attesa di Star Trek non sia come l'attesa di Godot della famosa opera di Beckett...
Si sentono strane voci in giro riguardo al futuro di DS9, Voyager e persino di TNG.
DS9: ad una convention l'attore che impersona Odo, Rene Auberjonois, ha affermato che Deep Space Nine verrà concluso con la sesta stagione. Questo tipo di notizie di solito deve venire confermato dalla Paramount, e questa conferma ancora non c'è stata. Si profilano quindi due ipotesi: Auberjonois è in buona fede, Auberjonois è in malafede.
Il primo caso è molto frequente: gli attori di un serial sentono delle voci di corridoio, e le riportano in pubblico. Poi la produzione, a cui spetta l'ultima parola, decide che si continua ed allora tutto quello affermato dai singoli attori diventa automaticamente falso.
Il secondo caso è meno frequente, ma comprensibile nel caso di DS9. Come avevamo riportato già qualche settimana fa, gli attori della serie DS9 sono meno pagati degli attori di Voyager, ed ovviamente non lo trovano giusto. Potrebbe essere che quella di Auberjonois fosse solo una provocazione indirizzata alla Paramount, del tipo "pagateci come pagate gli attori di Voyager, e noi firmeremo anche il contratto per la settima stagione".
Per il momento non si sa come andrà a finire il tutto. Ma da qui alla settima stagione c'è ancora tempo.
TNG e VOY: una notizia invece quasi sicuramente falsa (ma che riportiamo comunque per tenervi informati) è quella che vorrebbe Voyager interrotto alla terza stagione e TNG in riproduzione (con la Enterprise E, ma senza Picard).
Pare che Berman abbia, in un'intervista, affermato che fu uno sbaglio
interrompere TNG, e che Voyager non "tira" come dovrebbe.
Questa ovviamente è una delle solite voci che "girano" su Internet,
ma che rappresenta comunque i sentimenti di una parte del pubblico, al
quale non piace Voyager e che vorrebbe indietro TNG. (fonte: Voyager VI - Luca Sambucci)
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