Dopo il disastro dei primi due film, e in particolare di Into Darkness, e dopo il trailer "Fast & Furious" diffuso qualche mese fa, questa volta i fan di Star Trek sono andati al cinema con le aspettative ridotte al minimo. E dopo aver visto Star Trek Beyond ne sono usciti con giudizi non negativissimi: qualcuno dicendo che era divertente, qualcuno che era un po' più Star Trek del solito.
Per quanto mi riguarda, sfortunatamente ho visto il film solo domenica, dopo aver letto questi giudizi quasi positivi, quindi l'effetto su di me è stato contrario. Mi aspettavo qualcosa di meglio: sono stato deluso.
Attenzione: il resto dell'articolo contiene numerosi spoiler.
Perché non è Star Trek
Star Trek Beyond continua, nella tradizione della serie, a essere tutto meno che Star Trek. Chiariamo qui cosa significa per noi essere Star Trek (anche perché magari per altri può significare cose diverse): significa avere un'idea, un'idea speculativa, un what if, e costruirci sopra una storia.
Un cattivo che vuole impossessarsi di un'arma ultrapotente per distruggere la Federazione non rientra in questo novero, a nostro avviso. Rientra se mai nel cestone delle idee in offerta speciale usate mille volte.
Star Trek Beyond è questo: una trama esilissima, basata sul nulla; un cattivo che deve vendicarsi della Federazione (e così è il terzo su tre film) per motivi insulsi, diventa potentissimo non si sa come, si procura un'arma che non si capisce cos'abbia di così terribile, Kirk e soci cercano di fermarlo, e alla fine tutto si risolve con la solita scazzottata.
Appese su questo esile filo una serie di scenette più o meno slegate, alcune anche divertenti, alcune oggettivamente molto belle dal punto di vista visivo (la base Yorktown è splendida), molto fan service arrivando fino a una lacrimevole foto del cast originale.
Troppi, troppi buchi
La scena in cui l'Enterprise viene crivellata dalle "api" aliene l'avrete certamente vista nel trailer; è una buona metafora anche della trama, così costellata di buchi logici, di cose non spiegate e di incongruenze che rischiano di esserci più buchi che tessuto.
Ne elenco alcuni, ringraziando Marco Passarello che ha fatto un elenco in una sua nota su Facebook:
- Da dove vengono tutte le formidabili armi, astronavi, per non parlare del piccolo esercito, che ha a disposizione Krall?
- Se Krall/Balthazar era il comandante della Franklin, come mai non sapeva dove si trovava?
- Perché Krall si fa chiamare Krall invece che col suo nome?
- Possibile che i sistemi di comunicazione della Flotta siano così colabrodo da poterci entrare e rubare tutti i segreti usando i codici di una nave di un secolo prima?
- Se nella nebulosa instabile non sono possibili comunicazioni con l'esterno, come fa Krall ad accedere alle comunicazioni di Starfleet?
- Avendo a disposizione un'arma biologica, non sarebbe stato meglio usarla introducendola di nascosto, invece che con un attacco in grande stile a seguito del quale la stazione era già in corso di evacuazione?
- E perché se il cattivo dispone di armi navali capaci di distruggere navi stellari e superare tutte le difese di una grande stazione si preoccupano tutti soltanto di un'arma biologica? E cos'ha di così terribile quest'arma? Ok, uccide a contatto (sempre che ci si sforzi di venirne a contatto perché Kirk le gira intorno a lungo senza che gli accada nulla), ma un virus non sarebbe stato molto peggiore?
- I misteri del teletrasporto: un momento non si sa bene se sia affidabile al punto da trasportare una sola persona, il momento dopo si trasferiscono venti persone per volta. Ma soprattutto ci si dimentica della sua esistenza: così quando il cattivo sta per depositare la sua arma nel punto esatto dove fa più danni deve andare Kirk a prenderlo a pugni. Nessuno che pensi di prenderlo con teletrasporto, lui e la sua arma, e trasferirlo nello spazio esterno.
Mi aspetto che magari qualcuno mi faccia sapere che alcune delle domande di cui sopra sono spiegate nel tale fumetto prequel, non ho idea. Né tantomeno, scusatemi, lo voglio sapere: un film deve stare in piedi da solo.
Ci sono altre cose, cose fuori luogo come Spock che si fa una risata, una scena d'azione che dura parecchi minuti solo con lo scopo di staccare un pezzo di Enterprise dal disco per motivi futili, l'idea che un'astronave che non è fatta per il volo atmosferico possa decollare dandole lo slancio buttandola giù da un dirupo, eccetera. Al di là di questi dettagli un po' da nerd, è un film pieno di azione, di inseguimenti, di combattimenti, di scazzottate, di battaglie nello spazio, e c'è anche la corsa in moto di Kirk, a tutta velocità su un terreno del tutto sconnesso e pieno di pietroni. Sospensione dell'incredulità? Fate così, con la vostra incredulità: sparatele, tagliatele la gola e datele fuoco, per essere sicuri che sia morta stecchita, e anche così tornerà a tormentarvi nei vostri sogni.
Una pennellata di Star Trek
Ci fermiamo qui con la stroncatura, perché anche indulgere troppo non sarebbe giusto. Il film ha qualcosa di apprezzabile, si nota che si è voluto dare una patina di filosofia Trek; il pacifismo, l'esplorazione. I litigi tra Spock e McCoy. Qualcuno li ha apprezzati; a nostri avviso sono troppo esili e superficiali per dare un senso al film.
Di positivo resta, se vogliamo, proprio soltanto l'intrattenimento. Due ore di avventura che non stancano la mente, da lasciarsi scorrere addosso senza pensare troppo. Peccato solo che nel cartellone ci fosse scritto Star Trek.
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