Steven Moffat sta per lasciare Doctor Who, e anche se manca ancora tutto il 2017 prima del passaggio di consegne, per lo showrunner è tempo di bilanci, motivo per cui ha deciso di essere sincero rispetto alla sua gestione della serie di culto, ammettendo i suoi sbagli.

La settima stagione

L'ultima in cui sono comparsi Matt Smith nel ruolo dell'undicesimo Dottore, Karen Gillan e Arthur Darvill (prima di diventare un Time Master a sua volta in DC's Legends of Tomorrow), è anche quella in cui è certo di avere fatto il lavoro peggiore: Il mio terzo anno non mi è piaciuto per niente, è stato un po' miserabile.

Il motivo è un carico di lavoro eccessivo tra Doctor Who e Sherlock, si stava avvicinando il cinquantenario e lui non sapeva se poteva fare un buon lavoro. A tutto il resto di aggiungeva una dose di stress che non era mai riuscito a scaricare.

Matt Smith

Un altro problema era la decisione di Smith di andarsene: lo scrittore racconta quanto loro due fossero uniti, ma anche di come non fosse riuscito a convincerlo a rimanere. 

Col risultato che all'alba dell'episodio del cinquantenario della serie non avevo sotto contratto nessun Dottore da far apparire. Inoltre ero bombardato da mail cariche di odio perché non ero riuscito a far tornare William Hartnell. Ero davvero sfinito.

Quest'anno avremo solo l'episodio natalizio, poi il 2017 segnerà la fine della direzione creativa di Moffat e il futuro arrivo dello scrittore Chris Chibnall, voi cosa ne pensate, la settima stagione è stata davvero il punto più basso della serie?