Se l'Invasione degli ultracorpi di Don Siegel può essere visto come una metafora del pericolo del socialismo, questo gioiellino del 2015, diretto dall'italiano Francesco Calabrese ma prodotto negli Stati Uniti, può forse essere letto come un'ironica metafora del femminismo.
Non farò più sesso con te, né cucinerò o farò le pulizie per te, ma a parte questo potrai sarò tua moglie come al solito
dice nel corto la "donna" che Joe si trova a casa rientrando dal lavoro, in una giornata come tante. La "donna" che ha il volto di sua moglie, il corpo di sua moglie, la voce di sua moglie, ma che per qualche motivo decisamente non è sua moglie.
Se il regista si è già fatto conoscere per altri ottimi corti, gli attori sono noti nel mondo televisivo. Ryan Welsh (Joe) è stato uno dei protagonisti della serie Save Point, la vicina è Whitney Hoy che ha lavorato nella serie Mistresses, mentre certamente riconoscerete subito la protagonista Betty interpretata da Molly C. Quinn, portata alla notorietà dalla popolare serie Castle in cui interpretava la figlia di Castle stesso, Alexis.
Davvero notevole la cura scenografica, che riproduce fedelmente un'ambientazione anni Sessanta, fino alla grafica e allo stile dei titoli.
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