Attenzione perché questo romanzo potrebbe danneggiarvi la salute.
Come questo sia possibile lo spiegherò in seguito, vediamo prima i (molti) pregi dell'opera, i (pochi) difetti e il contesto in cui è nata.
Il titolo lascia pochi dubbi, L'uomo che vendette la Luna è un chiaro riferimento al romanzo con lo stesso titolo scritto da Robert Hanson Heinlein nel 1949 e pubblicato l'anno successivo.
Alcuni ritengono Heinlein uno scrittore mediocre ma evidentemente Cory Doctorow la pensa diversamente, i punti di contatto tra il suo romanzo e quello di Heinlein non si limitano al titolo; non siamo però di fronte a una semplice riscrittura, le prospettive delle due opere rispecchiano i tempi e sono molto differenti.
Prima di tutto Delos David Harriman, il protagonista dell'opera di Heinlein, poteva sognare di arrivare per primo sulla Luna, oggi abbiamo festeggiato il cinquantesimo anniversario dell'allunaggio di Neil Armstrong (o mio Dio, sono già passati due anni!).
La soluzione trovata da Doctorow è semplice e brillante: siamo andati sulla Luna ma non ci siamo rimasti, il sogno adesso è diventato quello di colonizzare il nostro satellite, raggiungere la Luna per viverci.
Una colonia lunare avrebbe bisogno di molte cose, ma soprattutto di un rifugio sicuro in grado di resistere a differenze di pressione e a sbalzi estremi di temperatura, cosa che necessita di robusti materiali da costruzione.
Anche rifugiarsi sottoterra come nel romanzo di John W. Campbell Luna d'inferno (Moon is hell!, 1950) necessiterebbe di pesanti macchinari da scavo, farli uscire dal fondo del pozzo gravitazionale terrestre avrebbe un costo proibitivo e sarebbe complesso dal punto di vista tecnico.
L'intuizione per risolvere il problema è di Greg Harrison, un nerd che per una serie di circostanze si ritrova coinvolto in un progetto per preparare pannelli prefabbricati utilizzabili dai futuri coloni.
Per questo sarà necessario inviare sul nostro satellite una stampante 3D che utilizzi la polvere e le rocce lunari per stampare i pannelli, impresa apparentemente impossibile ma che Harrison persegue con la stessa tenacia di Delos D. Harriman.
Cory Doctorow ha scritto un'opera appassionante, anche se probabilmente gli amanti dell'avventuraa tutti i costi non gradiranno l'assenza di scene d'azione, ma la storia si basa su presupposti differenti.
Come possa danneggiarvi la salute leggere quest'opera è presto spiegato, deriva tutto dalla mia malsana abitudine di leggere a mollo nella vasca da bagno.
Di solito leggo poche pagine prima di uscire ma questa volta la lettura mi ha preso talmente che ci sono rimasto sino a quando l'acqua era ormai fredda e, ovviamente, un forte raffreddore è stato il risultato.
Ma ne valeva la pena.
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