Il premio Robot venne bandito per la prima volta nel 1977, quando la rivista era pubblicata da Armenia ed era distribuita in edicola. E fu una donna la vincitrice: Morena Medri, col racconto In morte di Aina che, a quanto sappiamo, è rimasta l'unica cosa da lei pubblicata. Cercando il nome su Google si trova una Morena Medri insignita dell'onoreficienza di cavaliere, una bibliotecaria, una libraia, tutte di Ravenna e dintorni come l'autrice del racconto. Saranno la stessa persona? Chissà.
Da allora però il premio Robot è stato vinto da uomini, Mauro Gaffo nella seconda edizione della Robot originale e poi Piras, De Matteo, Burello, Rinaldi, Peyrano, Tonani, Bommarito e Paparozzi nella nuova serie cominciata nel 2004.
Finalmente quest'anno torna a vincere una donna, autrice in questo caso già consolidata e che sicuramente, a differenza della Medri, scriverà ancora tantissima fantascienza: Emanuela Valentini.
Romana, appassionata di steampunk, è autrice della serie Red Psychedelia, pubblicata in ebook da Delos Digital e da poco uscita anche in volume.
Diesel Arcadia, il racconto vincitore, è anch'esso steampunk, con forti rimiscenze da Hayao Miyazaki.
Validissimi, in realtà, tutti i racconti arrivati in finale. Che saranno pubblicati tutti, durante l'anno, su Robot. È stata un'annata di qualità veramente elevata per questo premio, un indicatore decisamente incoraggiante per la fantascienza italiana.
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