“Il mondo è diventato molto più strano, è un momento perfetto per raccontare queste sei storie”. Queste parole di Chris Carter sono perfette per introdurre la miniserie in sei episodi di X-Files, che andrà in onda negli Stati Uniti il 24 gennaio e in Italia il 26 gennaio su Sky canale Fox. Il tutto dopo tredici anni dall’ultima puntata della serie tv sette dal film X-Files Voglio crederci, il secondo dopo X-Files – Il Film.
I protagonisti ancora una volta: gli agenti Fox Muder (David Duchovny) e Dana Scully (Gillian Anderson), un po' più vecchi ma sempre affascinanti. Gli appassionati ritroveranno anche altri due personaggi che hanno fatto la storia della serie: Walter Skinner (interpretato da Mitch Pileggi) l’Uomo che fuma (William B. Davis) e i tre pistoleri (Tom Braidwood, Dean Haglund e Bruce Harwood). Altri interpreti sono Annabeth Gish nel ruolo di Monica Reyes e Sheila Larken, nel ruolo della madre di Scully.
Cosa dobbiamo aspettarci? Non un reeboot, ma un vero e proprio sequel, aggiornato ai tempi nostri.
Carter ha diretto il primo episodio, My Struggle (in italiano La verità è ancora la fuori) e capiremo già da questo punto di partenza che ci sarà un’evoluzione della trama e non a una mera riproposizione delle vecchie tematiche; Mulder, infatti, capisce che durante tutti gli anni passati a lavorare ai casi strani, è stato in realtà manovrato.
A proposito del ritorno della serie, Carter si è dichiarato entusiasta di poter riportare le avventure dei due agenti: “La cosa più entusiasmante, per me, è che amo raccontare le storie di X-Files… quindi l’opportunità di narrare queste storie in un ambiente politico completamente nuovo è elettrizzante”. E a proposito della contemporaneità delle storie, Carter ha fatto una battuta a proposito delle nuove tecnologie che i nostri tempi possono offrire alle indagini dei due agenti: “Di certo – ga detto il creatore di X-Files – vedremo Mulder e Scully con dei cellulari diversi”.
Anche David Duchovny è molto contento di questo ritorno: “È davvero un'opportunità stupenda, per entrambi, ricreare questi personaggi con l'esperienza e le capacità acquisite negli anni. Anche se probabilmente non avremmo le stesse energie di un tempo!”
Ma cosa è cambiato rispetto alla prima serie? “La prima volta che girai – ha spiegato l'attore che interpreta Fox Mulder – fu anche uno dei miei primi impieghi… mi limitavo quindi a provare a stare a galla. Ma credo che a questo punto delle nostre vite, delle nostre carriere… per me e per Gillian non potrebbe esserci niente di meglio, oggi.”
Dovremo aspettarci sicuramente un mix di episodi autoconclusivi e storie dedicate alla mitologia della serie (quindi al complotto per l’invasione aliena). In fondo è stata questa una delle carte vincenti della “vecchia” serie, ma Carter non ha voluto rivelare se questa miniserie rappresenterà il gran finale della mitologia, o se la porta verrà lasciata aperta per eventuali seguiti.
Quel che è certo è che dei sei episodi, il primo e l'ultimo saranno dedicato alla mitologia aliena, con una grossa svolta, e gli altri quattro episodi centrali saranno storie autoconclusive. I due protagonisti non saranno più una coppia, quindi niente storia d'amore, ma ci sarà l'atmosfera scanzonata delle prime stagioni.
Anche Duchovny lascia la porta aperta ad eventuali seguiti: “Perché no? Voglio dire, non sto dicendo che voglio girare episodi su episodi solo perché possiamo. Questo aspetto del lavoro… non m'interessa. E sono contento perché penso che neanche Chris Carter sia interessato a lavorare seguendo questo criterio, ma a prediligere la qualità alla quantità. Se quindi Chris sarà ispirato quanto basta da voler portare questi personaggi e questa serie da qualche parte, sono sicuro che tutti noi saremmo pronti ad ascoltare cos'ha da dirci."
L'attore ha anche rammentato della sua “sparizione” dalla serie alla nona stagione, spegando che è stato perché voleva fare cose nuove: “È quel tipo di show che ti permette di farti una carriera, e sono sempre più radi da trovare oggi con la mole di offerte che la televisione ed internet sono in grado di offrirti. La mia gratitudine va a qualsiasi tipo di impiego ha incrociato la mia strada e mi ha dato la possibilità di recarmi a lavoro ogni giorno. Se posso non averlo apprezzato è stato durante le battute finali, le ultime stagioni… ma era una cosa generale, dopo tanti anni che fai qualcosa è normale stancarsi e voler provare a cimentarti in qualcos'altro. Ci sono state – ha concluso Duchovny – un sacco di volte verso la fine in cui ho desiderato abbandonare la serie, ma non era colpa della serie… semplicemente era diventato faticoso e poco stimolante.”
Si parla già di un possibile terzo film se non di un continuo della miniserie con una stagione vera e propria. Tutto dipenderà, ovviamente, dall'accoglienza del pubblico televisivo e non solo degli appassionati della serie.
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