Forse dopo aver visto Star Wars: A New Hope decine di volte Alec Guinness nella parte di Obi-Wan Kenobi vi potrà sembrare una scelta perfetta e intoccabile. Eppure, Obi-Wan avrebbe potuto essere molto diverso, e forse la scelta iniziale di George Lucas avrebbe potuto essere migliore.
Recentemente, in una conferenza stampa a Tokyo per annunciare la prima edizione della Comic Con che si terrà nella capitale giapponese, la figlia di Toshiro Mifune, Mika, trovandosi sul palco insieme a due "ex" di Star Wars come Ian McDarmid e Ray Park, ha rivelato per la prima volta le ragioni che spinsero il leggendario attore a dire di no a George Lucas.
Ho saputo da mio padre stesso che gli era stato offerto il ruolo di Obi-Wan Kenobi; lui era preoccupato che quel tipo di film avrebbe potuto indebolire l'immagine dei samurai, sulla quale George Lucas aveva basato il personaggio e il suo modo di combattere.
George Lucas era un vero fan di Toshiro Mifune, che aveva interpretato la parte del samurai in parecchi film, dai capolavori di Akira Kurosawa Rashomon e I sette samurai fino allo spaghetti western Sole rosso. È plausibile anzi che avesse creato Obi-Wan Kenobi pensando proprio a Mifune, e che il rifiuto dell'attore cino-giapponese (figlio di genitori giapponesi ma cresciuto in Cina fino a 21 anni) sia stata per lui una cocente delusione.
Tuttavia, Lucas non si perse d'animo e chiese a Mifune di partecipare comunque al suo "esperimento", con una parte dove il suo volto sarebbe stato coperto: quella di Darth Vader. Ma Mifune rimase contrario anche in questo caso.
A quel tempo i film di fantascienza erano considerati cose di basso livello, gli effetti non erano avanzati, e mio padre aveva un grande orgoglio da samurai. Così ci furono trattative per averlo nella parte di Darth Vader, con volto coperto, ma alla fine rifiutò.
Come abbiamo già visto in un altro articolo, all'epoca nessuno credeva molto in Star Wars; prima della sua uscita era considerato un altro dei tanti filmetti avventurosi che sarebbero scomparsi presto dalle sale.
La storia naturalmente è andata diversamente, e gli Jedi di Star Wars hanno dato alla filosofia dei samurai, o a una parte di essa, una diffusione nella cultura popolare che Toshiro Mifune non avrebbe mai potuto sperare.
Resta da chiedersi come sarebbe stato se Obi-Wan Kenobi invece di assomigliare a un anziano ufficiale britannico avesse avuto il portamento di un vero samurai. Magari in un altro universo, quello dove Tom Selleck è diventato Indiana Jones, è andata davvero così.
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