— “Frustrazione” è una parola che ho dimenticato sei mesi fa, quando sono stata prelevata dalla Sezione 95.
— Allora ti devo invidiare. Tu sei in grado di unire l'utile al dilettevole, del resto se non fosse vero, mi domando come potresti reggere la pressione a cui ti sottopongono. Non ti avevo mai sentito parlare così a lungo, specialmente di te stessa, sono lusingato per l'onore che mi concedi.
Synet fermò la macchina lungo la via di un bel quartiere residenziale. Guardò la Eniss e sorrise: — Voilà! Eccoci arrivati. Quello laggiù è il tuo palazzo e in cima il tuo attico. Niente male come domicilio, per una Eniss. Ti pagano bene al Kovo.
— Naturalmente non ti domando da quanto mi sorvegliavi anche qui, tanto lo so. Non sei invisibile ai sensi delle Eniss.
— Credo di averlo assodato, ormai. Prima che io me ne vada, volevo chiederti una cosa, ma probabilmente rifiuterai.
Cristam aggrottò le sopracciglia: — Di che si tratta? Non giocare con me.
— Ed è proprio qui che ti volevo, accetteresti una sfida al gioco d'azzardo, prima che la notte finisca?
Lei scese dalla macchina: — Sali e vediamo se sei fortunato.
— Spero di non morire stasera. — asserì divertito, mentre raggiungeva la Eniss che attraversava la strada.
Cristam accompagnò l'investigatore fin sopra. L'ingresso dell'appartamento riconobbe la sua proprietaria e le aprì. Lei fece accomodare il suo ospite, il quale si limitò a togliersi l'impermeabile e a rimirare l'incantevole dimora.
— Per essere una predatrice, hai gusto nell'arredare.
— Mi ha aiutato qualche amica. — tagliò corto — Che genere di sfida avevi in mente?
Synet estrasse velocemente la pistola puntandogliela contro, fissandola senza espressione.
— Voglio sapere se almeno in qualcosa sono più abile di te. Sai, quando ero ancora un poliziotto, alcuni anni fa, i miei colleghi in accademia mi hanno insegnato qualche giochetto.
Lei lo squadrò, ma rimase immobile, aspettando la sua prossima mossa.
— Non vorrai dar fuoco a casa mia, spero. — disse ironica, ma serissima in volto.
L'investigatore rimosse il caricatore a celle di energia dal suo alloggio nell'arma e lo gettò su di una poltrona.
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