La LIT Edizioni con il marchio Ultra e nella collana Shibuyo, ha dato alle stampe un interessante volume dedicato al grande scrittore e disegnatore, conosciuto in tutto il mondo, che risponde al nome di Go Nagai. I due autori Giorgio Giuliani e Carlo Mirra hanno scritto a quattro mani il corposo volume dal titolo Go Nagai – Il padre dei super-robot (2015).
Leggere quanto riportato nel volume per molti lettori nati alla fine degli anni ’60 sarà un “ritorno al passato” , a quel grande amore che hanno avuto per i fumetti e i film in cui apparivano quegli enormi robot come Mazinga, Goldrake, Jeeg Robot d’acciaio.
Possiamo dire che i personaggi creati dalla grande fantasia di Go Nagai hanno avuto un impatto senza precedenti sulla cultura popolare italiana, dando vita a un fenomeno che in quarant’anni ha investito tutti gli aspetti della società del nostro paese.
Nel volume, con un lavoro veramente certosino è stato compilato un elenco dei manga e degli anime di Go Nagai, un elenco di ben undici pagine che dà una precisa idea della genialità e fertilità di questo grande autore.
Il volume, ricchissimo di immagini a colori, comprende vari capitoli partendo da un completo profilo di Go Nagai tra vita, opere e pensiero, passando poi a esaminare i vari personaggi da lui creati come “Devilman, il figlio prediletto di Nagai”, per poi passare alla grande rivoluzione posta in atto dall’artista con la nascita di Mazinga Z e Il grande Mazinga (un fenomeno sociale e musicale. Jeeg è il primo mecha componibile, mentre Atlas Ufo Robot fa esplodere in Italia la Goldrake-mania. Prima di arrivare al capitolo, molto interessante per noi, e cioè: I Mecha nella cultura popolare italiana, abbiamo un capitolo dedicato “all’altro universo di Nagai” dal titolo Da Harenchi Gakuen a Violence Jack.
Go Nagai, giapponese nato nel 1945 ha avuto sempre una grandissima fantasia creando universi e mondi sui quali ogni ragazzo dotato di un minimo di fantasia si è perso, ha sognato, impaurito ma ha seguito quel filo che porta ad avere buoni sentimenti e combattere le ingiustizie e i malvagi.
Leggere questo volume, come abbiamo già scritto, sarà un ritorno al passato e una avventura alla scoperta della fantascienza che abbiamo sempre guardato…e sognato.
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Gli autori
Giorgio GiulianI è nato a Roma nel 1974. Dopo gli studi storico-politici, è diventato giornalista professionista, più per caso che per vocazione, e ha scritto soprattutto di sport. È nato due giorni prima della messa in onda sulla tv giapponese dell’episodio numero 82 di Mazinga Z.
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Carlo Mirra è nato a Roma nel 1973, è giornalista professionista. Per anni si è occupato di sport, di cui è un grande appassionato. Da bambino si è goduto appieno la magia dei cartoni di Nagai. Ha il rammarico di aver perso i suoi amati Mazinga e Jeeg Robot, giocattoli che hanno caratterizzato la sua infanzia.
Il libro
Mazinga, Ufo Robot Goldrake, Jeeg robot d’acciaio, Devilman. Go Nagai, storico mangaka giapponese, ha prestato la sua creatività e la sua penna alla creazione di alcuni dei protagonisti dell’immaginario “tecno-fantascientifico” di più generazioni, ponendo le fondamenta di un genere. Ha infatti introdotto nei manga i mecha, ossia enormi robot guidati da piloti posti al loro interno, che, a partire dall’anime Mazinga Z, hanno popolato la fantasia di spettatori e addetti ai lavori. Ritenuto uno dei padri del fumetto contemporaneo, Go Nagai ha anche sdoganato l’erotismo nei manga destinati ai ragazzi. Un esempio su tutti: Cutie Honey, emblema di un altro tema caro all’autore, quello dei supereroi. A determinare la sua fama internazionale, però, sono stati prevalentemente i robot, grazie a una serie di “innovazioni”. Nel 1974, insieme a Ken Ishikawa, inventa i “mecha componibili”, con Space Robot. Le serie televisive sono diventate spesso fumetti, in riduzioni che però sono servite all’autore per raccontare sempre qualche nuovo aspetto dei suoi personaggi e a sperimentare soluzioni narrative mai testate prima. Il desiderio era quello di andare oltre, tracciando un nuovo cammino nel fantastico. In Jeeg, il pilota si è trasformato addirittura nella testa del robot e i componenti sono stati lanciati da una navetta volante. A fare da trait d’union è stato il ritorno dei nemici dal passato, che ha consentito di far incontrare mito, leggenda, storia e attualità, in una suggestiva commistione di epoche. La superstar della sua produzione è Goldrake, studiato perfino nelle Università. Un viaggio attraverso la vita e la filosofia dell’autore, ma anche le storie dei suoi personaggi per capire come siano diventati grandi.
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Giorgio Giuliani e Carlo Mirra, Go Nagai, il padre dei super robot (2015), Ultra, collana Shibuya, pagg. 222, euro 22,00
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