La Sperling & Kupfer ha inviato in libreria, in questi caldi e afosi giorni di metà luglio, il romanzo La torre di Ruin (The Tower, 2013), terzo capitolo della serie The Sancti Trilogy, opera dello scrittore inglese Simon Toyne
I due precedenti titoli, sempre pubblicati dalla Sperling & Kupfer sono Sanctus e La predestinata.
La torre di Ruin può essere letto anche a se stante ma se si vuole godere in pieno le avventure e i misteri che i vari protagonisti hanno affrontato sarebbe bene leggere i due precedenti volumi. A tal fine riportiamo sinteticamente quanto accaduto nei precedenti volumi.
In Sanctus tutto inizia in Turchia, a Ruin dove un monaco si uccide gettandosi dalla cima del più antico luogo di culto della Terra. E’ un atto simbolico che viene riportato dai media di tutto il mondo ma pochi ne comprendono le motivazioni; fra questi vi è Kathryn Mann, biologa che studia da tempo le origini della vita: forse è la fine di una lunga attesa. Per Liv Adamsen, giornalista americana, è l'inizio di un pericoloso viaggio dentro la sua stessa identità, che la porterà molto lontano. A proteggerla, un uomo misterioso di cui conosce solo il nome: Gabriel. A guidarla, la voce del suo stesso sangue.
Per i monaci del monastero di Ruin, infine, potrebbe voler dire la rovina di ciò che hanno costruito finora. E sono pronti a tutto per impedire che accada. E qui inizia una storia che concentra fantascienza, storia, religione e thriller e che lascia il lettore in spasmodica attesa del secondo volume La predestinata. Qui conosciamo meglio la giornalista Liv Adamsen che si ritrova, senza sapere come vi sia arrivata, all’interno della Cittadella di Ruin, mentre una voce, nella sua testa, le mormora che lei è “la predestinata a essere la chiave”.. Forse sarà la chiave per svelare uno dei più importanti segreti dell’umanità, ma questo può essere una grande minaccia per una fazione segreta della Chiesa Cattolica e la donna sarà braccata ovunque vada, sempre comunque protetta da Gabriel Mann, l’uomo che l'ha introdotta ai misteri di Ruin, là dove tutto è cominciato.
In questo terzo volume seguiremo le avventure dei vari protagonisti, ma c’è uno sconvolgente fatto nuovo che mette in allarme l’FBI in quanto la NASA ha perso il controllo del telescopio Hubble che volge le sue lenti sulla Terra e non verso lo spazio e una scritta “L’umanità non deve guardare oltre” appare sui monitor di tutto il mondo, nel contempo due laboratori dove si stanno costruendo della particolari e delicatissime lenti per un nuovo e potentissimo telescopio subiscono dei rovinosi attentati che distruggono il lavoro di anni.
Delle indagini vengono incaricati due agenti, l’anziano ed esperto Kranklin e il “pivello” Shepherd.
Ma il lettore seguirà anche le avventure di altri protagonisti e, mentre un virus sconosciuto si spande per il mondo, cominciano a prodursi inquietanti fenomeni naturali cosicché in tutto il mondo la gente prova l'impulso di cercare rifugio tra le mura di casa. La risposta all'enigma si trova a molti chilometri di distanza, in un luogo mitico, in pieno deserto. Dove Liv Anderson, la donna che incarna un'antica profezia, affronterà la rivelazione finale, custodita per millenni dai monaci della Cittadella di Ruin, per fermare l'Apocalisse.
Un romanzo e una trilogia che non può mancare a chi ama la narrativa fantastico/storica e il thriller.
L’autore
Simon Toyne, inglese, ha lavorato per vent'anni come sceneggiatore e regista per cinema e televisione. Nel 2007 prende una decisione coraggiosa: lascia il lavoro per trasferirsi in Francia e realizzare il suo sogno, scrivere un romanzo. Ora, grazie al successo straordinario di Sanctus – il suo debutto, tradotto in 27 lingue e pubblicato in 40 paesi – fa lo scrittore a tempo pieno.
La predestinata e La torre di Ruin ci riportano a Ruin, per un enigma ancora più sconvolgente.
Il libro
Custodita segretamente per secoli dai suoi monaci, la Cittadella proibita di Ruin, in Turchia, ha aperto le sue porte. E una spaventosa epidemia ha distrutto quasi tutto ciò che viveva al suo interno. Uno dei superstiti è Gabriel Mann, ma la malattia lo sta uccidendo, nonostante sia anche il depositario della cura. Mentre lui lotta tra la vita e la morte, l'ex giornalista Liv Adamsen, la donna che incarna un'antica profezia, è rimasta completamente sola contro chi vuole ridurla al silenzio. In America, intanto, l'agente dell'FBI Joe Shepherd sta indagando sulla scomparsa del più importante ricercatore della NASA, che ha perso il controllo del telescopio Hubble, ora puntato verso la Terra. All'improvviso su tutti i monitor del centro spaziale compare un unico messaggio: «l'umanità non deve guardare oltre.» Poco dopo cominciano a prodursi spaventosi fenomeni naturali e la gente cerca rifugio tra le mura di casa. La soluzione dell'inquietante catena di eventi si trova a molti chilometri di distanza, in un luogo mitico in pieno deserto. Dove Liv Adamsen affronterà la rivelazione finale. Per impedire l'apocalisse. Misticismo e avventura si mescolano ancora una volta nell'esplosivo finale della trilogia di Ruin, elettrizzante bestseller internazionale. Dopo Sanctus e La predestinata, un romanzo da cardiopalma sul destino del mondo.
Simon Toyne, La torre di Ruin (The Tower, 2013), traduzione Annalisa Garavaglia, Sperling & Kupfer, collana Pandora, pagg. 404, euro 19,90
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