Jurassic World ha dimostrato due cose molto importanti: costruire un parco divertimenti con dinosauri vivi continua a non essere una buona idea, ma la gente comunque non vede l'ora di tornare a visitarlo.
Il ritorno a Isla Nublar ha lasciato nella polvere Avengers Age of Ultron con un incasso globale di 511 milioni di dollari nel mondo in soli tre giorni contro un budget di 150 milioni di dollari, e senza significativi avversari si appresta rapidamente a superare l'ambita meta del miliardo di dollari.
Così Entertainment Weekly è andata a intervistare Chris Pratt, scoprendo come per lui tutto sia cominciato con una chiamata su skype mentre si trovava sul set di Guardiani della Galassia: "Si, Colin Trevorrow (Il regista) mi ha raccontato come immaginava la storia e che era rimasto colpito dal mio personaggio di Zero Dark Thirty, perché era ciò che voleva per il suo film. Owen è un veterano delle forze speciali, ma Colin voleva comunque un po' della goffaggine del mio personaggio in Parks & Recreation."
E aggiunge: "Mi era piaciuto Colin perché era una persona diretta, trasparente, ti dice sempre la verità. Così io chiusi la telefonata e mi dimenticai immediatamente di tutto, perché ero nel mezzo delle riprese di un film che tutti pensavano sarebbe stato terribile."
Prima di proseguire, per chi non lo sapesse, Chris Pratt è la versione maschile di Jennifer Lawrence: l'ironia e lo humor sono parti integranti della sua personalità.
Infatti prosegue dicendo "Stavo affondando la mia carriera in questo fott…strambo film spaziale in cui c'era un procione con una pistola. Ma Guardians non era ancora nelle sale che ricevevo una nuova telefonata: Mi volevano incontrare. E io ho detto, facciamolo."
Soprattutto, ha trovato interessante la spiegazione sul perché tornare a Jurassic Park: "Sono passati più di vent'anni, il parco è aperto e funziona, ma la gente non è più interessata ai dinosauri, i bambini si annoiano e invece di guardarli passano tutto il tempo sui loro iPhone. E la molla che cambia tutto è sempre la stessa: i soldi."
Una cosa è certa, non è l'ultima volta che vedremo Owen: "Certo, ho firmato per i sequel, credo di averne 38 nel contratto."
E lo stesso Trevorrow ha confermato il suo punto di vista sulla storia: "Penso che già nel 1993 fosse chiaro che siamo disposti a ripetere i nostri errori se sono coinvolti un sacco di soldi. Ma non si tratta più di giocare a fare dio, per noi il punto era che questi animali sono vivi, esistono e condividiamo il pianeta con loro."
E racconta il suo incontro con Steven Spielberg: "La nostra prima conversazione era legata alla domanda Perché fare un nuovo film, perché esiste? Abbiamo parlato di stili di regia e su come si racconta una storia. Ma soprattutto, nel film Owen ha un rapporto con questi animali e per me questa doveva essere la molla che spingeva la storia nel futuro, perché non potevamo solo avere gente su un'isola che scappa dai dinosauri per sempre."
Scopriamo così che "la prima stesura dello script diventava rapidamente una follia, così gli ho detto Lasciami fare qualcosa con cui mi senta a mio agio, lasciami abbassare un pò il tono, fare in modo che questo parco esista davvero, ai giorni nostri, nel nostro mondo."
Anche se Trevorrow ha già confermato che non tornerà per i sequel, non di meno ha già piantato i semi per il futuro del franchise: "Ho sentito che la storia non poteva rimanere confinata sull'isola per sempre. Ho inserito un paio di idee, espresse dal personaggio dal Dottor Wu (D.B. Wong, l'unico personaggio del film originale di ritorno), la più semplice delle quali è che gli scienziati di Jurassic World non potranno sempre essere gli unici in grado di clonare dinosauri. Nessuno ha mai pensato a cosa succederebbe se questa teconlogia diventasse open source. E nel momento in cui ti viene questa idea, scopri che c'è molto spazio per crescere."
E siccome tutto gira intorno ai soldi, qualcuno ha pensato bene di andare a scoprire quanto costerebbe realizzare davvero Jurassic Park.
La risposta, che trovate ben spiegata nel video qui sotto, è la seguente:
Secondo quanto detto dai "ricercatori" il costo di due isole al largo del Costa Rica è di 10 miliardi di dollari, che peraltro il compianto John Hammond (sir Richard Attenborough) poteva sicuramente permettersi.
A questo vanno aggiunti i costi annuali di:
- Scienziati specializzati in genetica, costo 200 mila dollari
- custodi degli animali: 64 mila dollari
- paleontologi: 80 mila dollari
- ingegneri informatici: 154 mila dollari
- avvocati: 300 mila dollari
Creare un team per ognuna di queste specializzazioni costerebbe 7,9 milioni di dollari, mentre tutta tecnologia per ricreare il DNA dei dinosauri si aggira sui 28,5 milioni di dollari.
Ma prima bisogna trovare una zanzara intrappolata nell'ambra, che richiede la realizzazione di una miniera e del personale incaricato degli scavi: 9 milioni di dollari.
Arriva poi la voce Ricerca e Sviluppo: 25,4 milioni di dollari
Ma sono inezie al confronto del costruire il parco in sé, dal centro visitatori al reticolato elettrificato, auto, hotel, ecc.: 1,5 miliardi di dollari. Con spese annuali di gestione del parco che arrivano fino a 11,7 miliardi di dollari.
Cibo, cure e gestione dei dinosauri? 207 milioni all'anno.
Totale finale, per realizzare Jurassic Park nel mondo reale: 23 miliardi, 432 milioni, 400 mila dollari, costi di gestione annuali: 11 miliardi 907 milioni
E rimarrebbe comunque una pessima idea.
Voi ci investireste i vostri soldi?
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