Prendete Stargate Universe, Firefly, Farscape, Andromeda, Blake's Seven e, perché no, Guardians of the Galaxy; tagliate a fettine e mettete in forno: avrete Dark Matter.
Joseph Mallozzi e Paul Mullie, veterani delle varie serie di Stargate, tornano sul piccolo schermo con un nuovo telefilm che riporta su Syfy la vera e propria fantascienza spaziale, che mancava dall'epoca di Battlestar Galactica (con la pseudo eccezione di Ascension).
Siamo su un'astronave dove è accaduto qualcosa. Allarmi, scintille, fumo, sistemi in avaria. Vediamo aprirsi una cella di animazione sospesa da cui esce un uomo; istintivamente corre verso il ponte di comando. La stessa cosa fa anche una donna, che arriva sul ponte poco dopo di lui, lo caccia dai comandi con una discreta violenza e ristabilisce i controllo ambientali.
Nei minuti successivi entrano in gioco altre quattro persone. Non sappiamo chi siano, ma il problema è che non lo sanno neppure loro: hanno perduto la memoria, e a quanto pare anche la nave l'ha perduta. Non resterà loro che esplorare la nave sconosciuta e cercare di scoprire qualcosa.
Fin qui appare evidente la similitudine con Stargate Universe; vedendo il seguito, che preferiamo evitare di anticipare, il lettore potrà trovare gli elementi delle altre serie che abbiamo citato all'inizio.
I sei attori principali sono adeguatamente distribuiti per rispettare i canoni standard della correttezza politica: due donne, un nero, un asiatico e due bianchi. Si tratti di attori tutti piuttosto giovani, che hanno avuto qualche parte sparsa in serie come Nikita o Defiance; l'unico veterano è Roger R. Cross, regolare o ricorrente in serie come Continuum, Arrow, The Strain, ma la sua carriera fantascientifica risalge fino a quattro episodi di X-Files tra il 1994 e il 1998. Altrettanto ben distribuiti sono i personaggi: la donna autoritaria, il maschio violento, la ragazza genietta della tecnologia, il samurai taciturno, l'eroe sentimentale e il compagnone saggio.
Poche ambiguità, linee ben tracciate, anche se il finale dell'episodio in qualche modo vorrebbe rappresentare una sorpresa. Ma, insomma, chi ha visto già qualche altra serie difficilmente salterà sulla sedia.
La semplicità dei personaggi non è necessariamente un aspetto negativo; dopotutto, i franchise di Star Trek e Stargate sono andati avanti decenni su basi simili. Una serie che non punta in modo specifico sull'analisi dei personaggi esalta le storie e le idee, e se da questo punto di vista Dark Matter saprà reggere il gioco potrebbe anche diventare una delle serie più divertenti dell'estate. Un primo episodio che delinea la situazione e i personaggi.
Su cosa accadrà nei prossimi episodi possiamo solo fare supposizioni, ma ci aspettiamo una buona dose di misteri e avventure. E magari un filo conduttore che porti a un finale di stagione di alto livello.
Gli episodi previsti sono tredici, e tra le guest star che vedremo ci sono anche due vecchie glorie di Stargate Atlantis come David Hewlett e Torri Higginson.
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