La carriera di Norman Spinrad ha avuto inizio nel 1963 con un breve racconto intitolato The Last of the Romany, mantenendosi per qualche anno su livelli discreti ma senza spiccare per originalità.
Opere come La civiltà dei solari (The Solarian, 1966) e Agente del caos (Agent of Chaos, 1967) non erano nulla più che piacevoli space opera, da notare che il primo ebbe l'onore di inaugurare la fortunata collana Cosmo Argento.
Le cose iniziarono a cambiare con II pianeta Sangre (The Men in the Jungle, 1967) ma soprattutto con Jack Barron e l’eternità (Bug Jack Barron, 1969), da molti considerato il suo capolavoro, e Il signore della svastica (The Iron dream, 1972), opera fuori da qualsiasi schema e mia preferita.
In seguito Spinrad non raggiunse più simili vette di originalità, ma i suoi romanzi reastano comunque fuori dagli schemi, come questo Capitan Abisso, già pubblicato nel marzo 2002 con il titolo Astronavi nell'abisso.
Il libro
Lo spazio è l’Abisso, il grande Vuoto; i comandanti delle astronavi sono Ufficiali del Vuoto. Questa è la storia di uno di loro: Genro Kane Gupta, capitano della Dragon Zephir e cacciatore sguinzagliato nella galassia. Ma un giorno Genro Kane incontra Dominique Alia Wu, splendida e misteriosa jump pilot – una delle bellissime donne che forniscono alle navi l’energia del balzo cosmico – e le cose cambiano. Perché Dominique non è un pilota come tutti gli altri; perché lo sfibrante esercizio necessario a muovere le astronavi non la consuma lentamente né la uccide; e soprattutto perché ha una richiesta senza precedenti da fare al comandante: permettere alla Dragon Zephir di fare il Balzo alla cieca, violando le regole più elementari della sicurezza nello spazio!
L'autore
Norman Spinrad è nato a New York nel 1940, è vissuto a lungo a Parigi. Oltre a Capitan Abisso, già uscito nelle nostre edizioni con il titolo Astronavi nell’Abisso, i suoi romanzi famosi sono Bug Jack Barron (Jack Barron e l’eternità, 1969), Il signore della svastica (The Iron Dream, 1972), ambientato in un universo parallelo in cui Adolf Hitler scrive romanzi di fantascienza, Deus X (Deus X, 1993), dove il papa affronta l’era del cyberspazio, Ore 11: sequestro in diretta. Come occupare una stazione tv e vivere felici (Pictures at 11, 1994) e Greenhouse Summer (Condizione Venere, 1999), un libro catastrofico sulla Terra del futuro sconvolta dai cambiamenti ambientali.
Norman Spinrad, Capitan Abisso (The void's captain tale, 1983), traduzione Antonella Pieretti, Urania 1619, pag. 252, Euro 5,90. Ebook disponibile
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