Un po' Indiana Jones e molto James Bond la Lara Croft di Angelina Jolie è la risposta femminile a tanti eroi macho e sexy che il cinema ci ha mostrato negli ultimi sessanta anni. Sensuale, elegante e molto desiderabile, la protagonista di Tomb Raider è impegnata nella ricerca di un manufatto costruito da un'antica civiltà che consente di controllare lo spazio e il tempo. A contenderlo c'è una società segreta con sede a Venezia in via Dolorosa chiamata "Gli Illuminati". Una sorta di Framassoneria internazionale che vuole raddrizzare i torti dell'umanità. Lara non gli crede e insieme al suo fidato assistente farà di tutto per entrare in possesso dello strumento che potrebbe cambiare le sorti del mondo e riuscire così a chiarire le cause della morte misteriosa di suo padre. Un film molto divertente e intrigante in cui l'azione mutuata dal videogame viene distillata dal regista Simon West (Con Air, La figlia del generale) attraverso una sensibilità da videoclip. Con Angelina Jolie che ha fatto da sola tutti i suoi stunts (incredibile, ma vero) tutta strizzata e imbottita nella formosa divisa regolamentare da Lara Croft, Tomb Raider è una piacevole e ingenua cavalcata nel cinema d'azione per poco più di un'ora e mezza. Un film scontato e prevedibile sin dall'inizio, che, però, nella sua regia smagliante e nella carica sexy e atletica della Jolie trova una forza notevole in grado di renderlo addirittura intrigante. Girato alla grande, interpretato con una grande carica dalla sua protagonista principale, Tomb Raider è un film rilassante che raccoglie con freschezza e un piglio nuovo l'eredità del cinema di 007. Tecnologia, atleticità e musica a tutto volume sono gli ingredienti vincenti di un blockbuster che - nonostante sia arrivato dopo sei mesi qui da noi - mantiene intatte tutte le promesse di un grande battage pubblicitario.