Una recente pubblicazione sull'International Journal of Geometric Methods in Modern Physics (IJGMMP) si propone di rispondere a uno dei tanti problemi aperti della fisica. In particolare ci riferiamo qui a domande ancora senza risposta: Come conciliare Relatività Generale e Meccanica Quantistica? Cosa sono realmente la Materia Oscura e l'Energia Oscura?
Le possibili risposte a queste domande in realtà sono molteplici, ma nessuna ancora sembra essere completamente soddisfacente.
Una delle tante possibili risposte arriva dal Dottore in Fisica ed Elettronica Stuart Marongwe, laureato all'Università Jose Varona all'Havana, Cuba, e attualmente in forza al Dipartimento di Fisica del McConnell College in Botswana.
La teoria è stata denominata con il suggestivo nome di Nexus, e si propone appunto di trovare un collegamento tra la Meccanica Quantistica e la Relatività Generale, che avrebbe la forma di una ipotetica particella di spin 2 chiamata "gravitone Nexus".
L'articolo, inviato il 23 settembre 2014, accettato l'8 gennaio 2015 e pubblicato lo scorso 27 febbraio, s'intitola in originale The Schwarzschild solution to the Nexus graviton field, ossia La soluzione di Schwarzschild al campo di gravitoni Nexus.
La soluzione di Schwarzschild è una delle più semplici utili soluzioni alle equazioni di campo di Einstein (Fonte Wikipedia), detto in soldoni.
In questo caso, secondo quanto riportato sull'abstract della pubblicazione, applicandola alle equazioni di campo che descrivono il gravitone Nexus le soluzioni risultanti sarebbero libere da singolarità, che hanno rappresentato un problema della relatività generale sin dall'inizio.
Sempre secondo l'abstract i risultati di questo lavoro dimostrerebbero inoltre che, al raggio di Hubble, la firma metrica dello spazio-tempo cambia generando brevi ma intense raffiche di energia durante il processo di transizione. Le soluzioni in questo documento fornirebbero anche una spiegazione all'enigma del ritardo dell'accelerazione cosmica, il problema delle curva di rotazione delle galassie e il problema della coincidenza cosmica.
La proprietà che distinguerebbe il gravitone Nexus dal gravitone ipotizzato dal modello standard è che non si tratterebbe di una particella messaggera, invece indurrebbe un moto rotazionale costante su una qualsiasi particella di prova integrata all'interno dei suoi confini.
Inoltre il gravitone Nexus potrebbe essere considerato come un globulo di energia del vuoto, il quale si può unire e staccare da altri in un processo che assomiglia alla citocinesi della biologia cellulare.
Il gravitone Nexus sarebbe materia oscura e costituirebbe lo spazio-tempo. L'emissione di un gravitone di energia minima da gravitoni ad elevata energia risulterebbe dall'espansione di quest'ultimo, il quale assumerebbe uno stato di energia inferiore. Questo processo si manifesterebbe come energia oscura e si svolgerebbe nello spazio-tempo.
Qualora verificato, il lavoro illuminerebbe alcune questioni aperte della fisica, per esempio la descrizione quantistica dei Buchi Neri senza le singolarità della Relatività Generale.
Anche in questo caso, come in molte altre occasioni, il lavoro della comunità scientifica sui risultati prodotti sarà indispensabile al fine della loro verifica e/o confutazione.
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