Manca sempre di meno al momento in cui gli Avengers si dovranno confrontare con una minaccia in grado di far impallidire Loki e i Chitauri, mentre ci vorrà ancora molto prima di scoprire cosa è successo nella vita di Steve Rogers in Captain America Civil War.
Ma una cosa è sicura: al centro di entrambe le storie c'è un personaggio emblematico: Tony Stark, motivo per cui Empire è andato a intervistare Robert Downey jr per scoprire cosa aspettarsi dalle prossime puntate della saga cinematografica Marvel.
E la sua prima considerazione è significativa: "Age of Ultron sembra un inizio e una fine. Nello script ci sono molto riferimenti al riguardo, è la fine dell'inizio e l'inizio della fine. E onestamente, sono meravigliato da quanto sia cambiata questa forma di intrattenimento. È diventato il punto di riferimento per il genere, il tutto creato da un gruppo di persone di grande talento che hanno detto Non prendiamoci troppo sul serio, ma continuiamo a farlo seriamente, come facevamo quando ci chiedevamo se saremmo riusciti a unirci alla festa."
E aggiunge "E alla fine tutto ruota intorno a quel personaggio che si autosminuisce sempre di nome Joss Whedon, il quale vuole sempre la perfezione da sé stesso prima che dagli altri e che ultimamente si è rilassato mentre nello stesso tempo mirava ad alzare ulteriormente i suoi standard."
Riguardo alle azioni di Stark in Age of Ultron: "Ironicamente, l'ho creato per fermare qualsiasi pericolo una volta per tutte, dal mio punto di vista è solo un dispositivo. Ogni personaggio deve fare qualcosa che giustifica le sue azioni. Quello che ho apprezzato è che si è trattato di una svolta del tutto nuova per Tony, senza che sembrasse fuori dai canoni del personaggio."
Anche Tony Stark può cambiare: "Tony sta maturando, diventando una sorta di benefattore, qualcosa di profondamente diverso da quello che il padre avrebbe potuto immaginare. Lui è sempre stato uno che cercava di giustificare il suo voler avere sempre più spazio, ma ora è diventato quello che lavora più duramente, che vuole trovare il suo posto e tornare alla semplicità degli esordi."
Per Downey Jr, è una sorta di rapporto alla Dottor Frankenstein/Creatura "eccetto che non era sua intenzione ottenere quel risultato. Amo l'idea che si cerchi di fare qualcosa di buono solo per vederlo tornare in una forma completamente diversa. Per Tony, lo scopo del sistema di difesa Ultron era che tutti gli altri avrebbero potuto andare in pensione."
A sua volta, sembra che Tony subirà una sorta di ricalibrazione in Captain America Civil War: "gli indizi su come lo ritroveremo dopo sono tutti nascosti in Age of Ultron, ma cosa deve essere successo perché Tony cambi completamente idea rispetto a tutto ciò per cui ha combattuto, perché arrivi a marciare su Washington dicendo Io firmerò?"
E la risposta è semplice: "È strano che tutti questi superpersonaggi combattano queste battaglie sull'intero pianeta e che gli effetti siano visti come piccoli danni collaterali, alla fine sembra che a nessuno importi. Quello che devi chiederti è Cosa farebbe davvero il governo? Non sarebbe interessante vedere Tony fare qualcosa che mai ti immagineresti?"
L'attore però ci tiene a sottolineare che "Rimane pur sempre una storia di Steve Rogers/Chris Evans, il titolo non è Iron Man 4: Civil War. Penso che Chris non vedesse l'ora di far vedere il lato nascosto di Steve Rogers, di gettare un'ombra su di lui. All'apparenza è il classico bravo ragazzo, ma interiormente ha tutto questo tormento derivante dall'essere un uomo fuori dal tempo. Sappiamo che ha fatto pace con quel lato di sé, ma quale può essere il problema più grande? Può essere qualcosa legato al passato, ma che è stato trasformato in un un conflitto interiore moderno."
Captain America Civil War è previsto in uscita il 6 maggio 2016, mentre L'era di Ultron si sta avvicinando, da noi uscità il 22 aprile, quasi dieci giorni prima dell'uscita americana, ovvero il primo maggio.
Vi lasciamo con il trailer esteso:
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