Nathan Crowley è lo scenografo di fiducia di Christopher Nolan, che il regista ha chiamato anche per il suo ultimo film Interstellar. In precedenza, ha lavorato in film come Mission: Impossible II, diretto da John Woo, Assassins di Richard Donner, L’ombra del Diavolo di Alan J. Pakula e Braveheart-Cuore impavido, diretto ed interpretato da Mel Gibson. Con Nolan, Crowley ha lavorato in The Prestige e nella trilogia su Batman.
Nolan e Crowley hanno lavorato in sinergia per progettare e creare la triade delle navicelle del film – la Ranger, la Lander, e l'Endurance - documentandosi sulle spedizioni passate, il presente ed il futuro del settore spaziale, con la visualizzazione di ore ed ore di documentari IMAX sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), di sopralluoghi sul complesso dello SpaceX dell’imprenditore Elon Musk ed il Dragon, e facendo una passeggiata all'ombra della navetta spaziale Endeavour, ora ferma al California Science Center.
“Siamo entrambi cresciuti con la NASA ed abbiamo vissuto l'emozione di un lancio di un razzo, quindi eravamo alla ricerca di qualcosa di nuovo e tecnologicamente avanzato, ma al tempo stesso familiare e facilmente riconoscibile”, ha dichiarato Crowley.
La Ranger – il veloce shuttle dell’Endurance- è stata la prima a prendere forma. Per perfezionare il modello generato dalla stampante 3D, Crowley ha convocato un team di scultori per apportare ulteriori dettagli al suo telaio, al carrello di atterraggio, ai motori, alla chiusa d’aria ed altri elementi senza comprometterne l’ elegante forma ricurva.
In seguito è nata la Lander: un colosso di forma angolare più massiccio che veloce. “Se la Ranger è una macchina da corsa tedesca che può sfrecciare su un pianeta e tornare indietro, la Lander è un pesante aereo cargo russo”, ha spiegato Crowley. “È un ‘cavallo da tiro’ adibito al trasporto di carichi dall’ Endurance per depositarli sulla superficie di un pianeta, e lo fa a testa in giù. Così i sedili degli astronauti dovevano ruotare di 360 gradi, e la cabina di pilotaggio è stretta per fare spazio al cargo”.
La Ranger e la Lander sono state entrambe progettate per adattarsi perfettamente al modulo circolare della navicella madre Endurance: una sfida del design su molti fronti per Crowley e Nolan, che hanno sapientemente affrontato utilizzando metodi low-tech. “Abbiamo utilizzato dei blocchi acrilici, che abbiamo combinato in vari modi, fino ad ottenere una forma geometrica circolare formata da 12 moduli”, ha dichiarato lo scenagrafo del film.
Il modulo circolare della Endurance appare come grande ruota segmentata, con un mozzo centrale, che gira ad una velocità di cinque volte al minuto, per generare 1G di gravità attraverso la forza centripeta. Collegate attraverso un sistema di chiuse d’aria ed un pavimento ricurvo continuo, ciascuna delle 12 capsule della navicella ha uno scopo ben preciso nell’ambito della missione - quattro sono i motori, le altre quattro contengono le zone vivibili, la cabina di pilotaggio, la criogenia ed il laboratorio medico, e le quattro rimaste servono all’atterraggio ed all’istallazione sulla superficie di un pianeta.
Una volta che i disegni della navicelle sono stati visualizzati in 3D ed i loro particolari ad incastro sono stati accuratamente progettati, il passo successivo è stata la realizzazione delle stesse. Crowley ha riunito un team di artigiani altamente qualificati per costruire a mano con acciaio e polistirolo la Ranger lunga 14 metri, e la Lander della lunghezza di 15 metri. Scott Fisher e la sua equipe addetta agli effetti speciali hanno quindi progettato i portelli del carrello di atterraggio e le parti idrauliche e le chiuse d’aria a tenuta stagna degli scafi di entrambe le navicelle. Sono state poi impermeabilizzate con uno strato irto di fibra di vetro: una necessità dettata dall’uso che Nolan aveva in mente per loro. Fisher ha anche voluto allestire dei lettini per la crioconservazione, per porre gli astronauti in uno status di animazione sospesa durante il lungo viaggio, così come dei sedili idraulici che ruotato di 360 gradi.
Quando le parti delle navicelle sono state trasportate nei teatri di posa presso gli Studios Sony, Fisher li ha montati per il Waldo - un giunto cardanico a sei assi collegato ad un sistema di controllo che permette all'operatore di manipolare il suo movimento con un altissimo grado di stabilità e precisione. “Ogni volta che preparavamo questo giunto sospeso, Chris (Nolan, NdR) passava tutto il tempo a simulare il volo”, ha ricordato Fisher. “Penso che gli sia piaciuto molto farlo”.
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