Ormai non fa più notizia che le produzioni televisive attirino i grossi nomi hollywoodiani, che prima la snobbavano. Una volta cinema significava (talvolta) qualità e televisione produzioni di massa, ma negli anni il cinema è diventato sempre di più standardizzato, mentre i network tv, soprattutto quelli via cavo, satellite o in streaming, godendo di maggiori libertà hanno tirato fuori un sacco di serie interessanti e di qualità, che tutti gli appassionati conoscono e che è inutile elencare. Un altro nome ora si aggiunge alla lista degli ex "snobbatori", quello di David Fincher, autore e regista californiano di film come il poco fortunato Alien3 e la bella trasposizione di Il curioso caso di Benjamin Button, dal racconto omonimo di Scott Fitzgerald.
Infatti Fincher, dopo l'esperienza evidentemente positiva della regia di alcuni episodi di House of Cards, ha raggiunto l'accordo con il network HBO (Il trono di spade) per dirigere l'intero remake americano di Utopia, serie a metà tra la fantascienza e il thriller originariamente prodotta nel Regno Unito e tuttora in onda. Per chi non la conoscesse (probabilmente parecchi in Italia) Utopia racconta le vicende di un gruppo di strampalati amici che entrano in possesso di una copia del sequel una graphic novel clandestina dal titolo The Utopia Experiments, la quale descrive un mucchio di disastri e calamità che si dice abbiano il potere di avverarsi. E la cosa è talmente seria che un'organizzazione segreta chiamata The Network ha deciso di impossessarsi a tutti i costi del libro, per assicurarsi che le catastrofi si avverino, chiudendo anche la bocca agli sfortunati possessori.
La serie è stata ideata e scritta da Dennis Kelly, e prodotta e messa in onda lo scorso anno da Channel 4, una delle emittenti pubbliche inglesi. La serie ha avuto un tale successo, con due stagioni già trasmesse, che ha attratto l'interesse di HBO, il quale ha affidato a Gillian Flynn, già collaboratrice di Fincher in L'amore bugiardo, la stesura degli script. "Mi piace quel mondo" ha dichiarato Fincher, "mi piacciono i personaggi e mi piace l'onestà e l'affinità di Dennis Kelly verso il mondo dei nerd. Mi sono sempre sentito un piccolo teorico della cospirazione, ma non ho mai avuto il tempo per cimentarmici. Ed è bello vedere che qualcuno l'abbia fatto."
Il fatto che Fincher abbia deciso di seguire la regia non solo dell'episodio pilota ma dell'intera serie, che dovrebbe andare in onda il prossimo anno, è una dimostrazione di come anche lui creda molto nel progetto. Anche se non ha abbandonato certo il mondo del cinema e della fantascienza, e lui stesso ha rivelato in un'intervista a Total Film di aver parlato molto seriamente con Kathleen Kennedy della possibilità di dirigere Star Wars VII, e che la cosa non è andata in porto per divergenze di vedute sul progetto: "Penso che sarà una cosa diversa... Non so cosa Disney e Lucasfilm vogliano fare. Il mio film preferito era L'Impero colpisce ancora, e se avessi detto di voler fare un film come quello mi avrebbero detto di no".
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