Un premio vinto in passato da grandi della letteratura come Arthur Miller, Saul Bellow, John Updike, E.L. Doctorow, Ray Bradbury, Norman Mailer, Philip Roth, come pure Stephen King. È la National Book Foundation's Medal, una delle onoreficenze americane più prestigiose per uno scrittore.
Quest'anno il premio, che è accompagnato da un sostanzioso assegno di diecimila dollari, è andato per la prima volta a una scrittrice di fantascienza, Ursula K. Le Guin.
"Per più di quarant'anni la Le Guin è andata oltre le convenzoni della narrativa, del linguaggio, dei personaggi e dei generi, così come ha saputo trascendere i confini tra fantastico e realismo, per tracciare nuove strade nella narrativa letteraria" dice il comunicato della Fondazione. "Tra le più riveriti autori della fantascienza e del fantasy, la Le Guin ha creato mondi capaci di proporre ai lettori profonde domande di natura filosofica ed esistenziale sui sessi, le razze, l'ambiente, la società. I suoi romanzi coraggiosamente sperimentali e acclamati dalla critica, i racconti e i libri per ragazzi scritti in una prosa elegante sono popolari tra milioni di lettori in tutto il mondo".
La National Book Foundation è stata fondata nel 1988 per potenziare la visibilità dei National Book Awards, nati nel 1950. Ogni autunno, in occasione del conferimento dei National Book Awards per narrativa, saggistica, poesia e letteratura per ragazzi, il consiglio della Fondazione presenta anche la Medaglia per il Contributo alle Lettere Americane, che è accompagnata da un assegno di 10.000 dollari. Il premio va a un autore che abbia arricchito il patrimonio letterario americano dedicandovi il lavoro di una vita o un corpus di opere.
Di Ursula Le Guin sono stati recentemente pubblicati in Italia una nuova edizione di I reietti dell'altro pianeta (The Dispossessed) e, nella collana Odissea, Paradisi perduti (Paradises Lost).
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