Il mondo del cinema è un nobile decaduto che non accetta di essere diventato obsoleto?

Questa è la domanda ha cui ha dato la sua personalissima risposta Christopher Nolan, il regista di Inception, della trilogia del Cavaliere Oscuro e del prossimo, attesissimo Interstellar, in un lungo articolo scritto in esclusiva per il Wall Street Journal.

Per Nolan il vero problema non è il declino dell'interesse verso la fruizione cinematografica ma "il modo in cui le case di produzione stanno cercando di sminuire i film al rango di contenuti o prodotti, che possono essere distribuiti in ogni tipo di vetrina, come se fossero dentifrici o carta igienica."

Nolan punta il dito su fenomeni come Netflix e la distribuzione on-line: "Il termine contenuti finge di voler elevare la creatività, ma di fatto trivializza la differenza del formato che è stata importante per il regista e il pubblico. I contenuti possono essere visti su smartphone, orologi, stazioni di servizio e su qualsiasi altro tipo di schermo e il piano è che le sale cinematografiche si rendano conto di essere solo uno dei tanti formati presenti, solo con schermi più grandi e il porta bicchieri."

Se questo è il futuro, Nolan non vede grandi speranze: "Le sale diventeranno canali on demand, dove il film con i voti più alti ottiene più proiezioni, mentre quelli che non vendono velocemente verranno buttati fuori. Il proprietario della sala sarà in grado di cambiare il contenuto istantaneamente. Il risultato di un matinè determinerà se il film avrà una proiezione serale o se invece non sia il caso di far passare il blockbuster della settimana precedente."

E aggiunge: "questo processo può diventare automatico, basandosi sulla vendita dei biglietti e bollando il tutto come correttezza. La reazione istantanea favorisce ciò che è familiare, mentre i nuovi approcci richiedono tempo per ottenere il supporto del pubblico. Così film più piccoli e inusuali verranno eliminati, l'innovazione si sposterà interamente in televisione e le sale diventeranno la sede di contenuti per fan e di franchise commerciali."

Quindi qual'è la chiave di volta? "Quando i film non saranno più definiti dalla tecnologia, smaschererai i poteri fondamentali del cinema: l'essenza senza tempo, sovrannaturale, l'effetto unico dell'esperienza condivisa. Ma questo non può bastare per far spostare l'interesse del pubblico dall'esperienza casalinga, il cinema deve distinguersi in altri modi. E lo farà. Il pubblico porterà i suoi soldi da quelle major e quelle sale che sapranno dare un valore all'esperienza cinematografica superiore rispetto all'home teather, creando una nuova distinzione in grado di affascinare come successe quando il cinema combattè per la prima volta usando il widescreen e i canali audio multipli."

Il regista rifiuta "gli escamotage per tagliare i costi travestiti da upgrade digitali o altri giochetti atti solo a gonfiare il prezzo del biglietto", sottolineando il suo bel noto punto di vista sul 3D.

Il cinema, per Nolan, è destinato a diventare un evento ancora più coinvolgente:

"Le sale del futuro saranno più grandi e straordinarie, impiegheranno costose forme di presentazione a cui la tv non potrà accedere e che non potranno essere riproposte a casa. E il pubblico amerà la sensazione di esclusività mentre le major impareranno il tremendo valore di proporre le loro storie in un formato straordinario."

E conclude dicendo "I progetti che più si adattano a questa descrizione sono ovviamente quelli spettacolari, ma se la storia ci insegna qualcosa, allora tutti i generi e tutti i budget seguiranno quel cammino. In fondo l'esperienza in sala sta al cinema come i concerti stanno al mondo della musica: e nessuno va a un concerto per sentirlo suonare su un mp3."

Voi cosa ne pensate, il cinema può resistere alle mode del momento?