98% serie drammatica, 2% fantascienza. Damon Lindelof descrive così The Leftovers, serie che fra pochi giorni debutterà su HBO. Entertainment Weekly ha avuto l'occasione di parlare con il noto sceneggiatore di Lost e di capire che tipo di scelte ha fatto nell'adattare il romanzo di Tom Perrotta al piccolo schermo.
"Ciò che più mi ha attirato del libro – ha spiegato – è la premessa: il 2% della popolazione mondiale è scomparsa. Si tratta letteralmente di una premessa. È semplicemente successo e lo spettatore vedrà com'è la vita tre anni dopo l'evento. Dunque la serie non si concentra sugli effetti immediati, ma ha una prospettiva più ampia: il mondo stava per finire, non è successo, e ora siamo tornati a giocare a baseball, a pagare le tasse, andare a scuola. A un primo sguardo, sembrerà tutto normale. Invece, all’incirca ogni 100 minuti, qualcosa di molto strano potrebbe accadere".
Non c'è dubbio che l’attesa per questa serie sia alta. L'americano Perrotta, oltre a essere professore di scrittura creativa ad Harvard, è autore del romanzo drammatico Little Children (da noi Bravi bambini), poi trasporto in film con Kate Winslet sulla base di una sceneggiatura dell'autore stesso insieme al regista Todd Field (tre le nomination agli Oscar). Un suo romanzo precedente, The Election (1999), è stato a sua volta trasposto sul grande schermo e nominato agli Oscar come miglior adattamento.
Non si tratta sicuramente di un autore di genere, ma per Lindelof è una pedina essenziale per il successo di The Leftovers: "Sento che molto è farina del suo sacco e sarebbe perfetto se continuasse a dare il suo contributo creativo. Da solo, temo di portare la serie sui binari del mistero, un po' dove sono stato per sei anni con Lost. Ho amato quella serie, ma una volta conclusa, mi sono ripromesso di non tornare più sulla stessa strada. Per continuare a esistere, Lost era entrata in una spirale di stranezze. E ora sento già dire che ci stiamo ripetendo con The Leftovers. Dimostreremo che non è così, che c’è una differenza fondamentale".
Vedremo dunque se la presenza di Perrotta, professore e scrittore, acclamato dalla critica per l’acutezza, il realismo e l'ironia con cui descrive "l'american way of life" e per i suoi personaggi a tutto tondo, saprà tenere la serie sulla diritta via. Intanto ecco i due trailer comparsi sin qui.
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