Nei giorni scorsi il regista/sceneggiatore/autore di fumetti Kevin Smith ha confermato quanto riportato come rumor da Nikki Finke nei giorni scorsi, ovvero l'espansione del mondo cinematografico DC Comics al cinema almeno fino al 2018. Tra una strategia Marvel prevista fino al 2028 e la dichiarazione di intenti del binomio Warner/DC, la domanda che tutti si pongono è: assisteremo a una saturazione di supereroi? Inizieremo a vedere film troppo simili tra di loro, descritti dal critico Matt Zoller Seitz come "cose che si schiantano contro altre cose"?
Visto che il principale riferimento per questa esplosione fumettistica al cinema è Joss Whedon, l'Huffington Post ha pensato bene di andare a chiedere il suo parere sul futuro dei supereroi sul grande schermo: "Il pubblico ha messo bene in chiaro che è cresciuto con film in cui intere città vengono distrutte e poi tutti festeggiano", aggiungendo anche che diventano un'ottima palestra per l'evoluzione degli effetti speciali.
Però le "cose che si schiantano contro altre cose" non sono l'unica opzione: "Ho visto Il cavaliere oscuro ed era un completo cambio di registro per il genere. Era un film di supereroi quanto poteva esserlo Il padrino".
E lo ha vissuto come un'anomalia: "Mi sono detto voglio vedere un film di supereroi! Abbiamo la tecnologia per farli bene e non sono pronto per passare al post-modernismo, non ancora". Per Whedon, il vero scontro non è solo cose contro cose: "Veniamo costantemente tirati in direzioni opposte. Cerchi di fare un film populista con un'iconografia fascista che deve essere sempre più grande, migliore e più lungo, mentre cerchi di smontare il giocattolo e trovare le debolezze e l'aspetto umano dei personaggi".
Alla fine, ciò che conta per Whedon, nonché quello che sta cercando di fare con Avengers - Age of Ultron, è enfatizzare l'aspetto umano: "La gente arriva nei cinema con un certo bagaglio emotivo. Per cui, che tu sia allo stato di larva o in piena decadenza, sto cercando di creare i miei film come se non ne fosse mai stato fatto uno o come se esistesse solo questo genere. Lavoro con l'idea che sia un modo naturale di essere per le persone, così da poter fare un film per il lato umano del pubblico".
Voi che dite, il genere supereroistico può evolversi oltre le "cose che si schiantano contro altre cose"?
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