In Exit Log, due astronauti viaggiano nel profondo dello spazio quando suona l'allarme. C'è un problema serio a bordo. Fortunatamente siamo nel 2249 ed è stato inventato il viaggio nel tempo. Sebbene sia possibile tornare indietro di soli tre minuti, ogni nave spaziale è dotata di un modulo d'emergenza che consente di operare il "reset" appena prima del disastro. Sarà l'ancora di salvezza per le due donne?
Exit Log è stato scritto dall'esordiente Chris Cornwell, fresco di diploma alla National Film and Television School di Beaconsfield (vicino a Londra), che afferma di essersi ispirato ai suoi maestri Philip K Dick e Isaac Asimov. La regia è invece affidata a Gary Freedman, altro esordiente.
L'idea di fondo viene però da Geoffrey Fletcher, sceneggiatore di Precious (per il quale ha vinto un Oscar nel 2010), nell'ambito di un progetto chiamato The Immagination Series, sponsorizzato dall'azienda che produce la celebre bevanda alcolica Bombay Sapphire. Il meccanismo è semplice: Fletcher fornisce un'idea di sceneggiatura, chiunque può partecipare interpretandola in un corto. Vengono poi selezionati cinque vincitori i cui lavori vengono presentati al Tribeca Film Festival e online.
La libertà creativa è assoluta. E infatti nell'elenco dei vincitori di quest'anno figurano anche un horror, una commedia romantica e due thriller. Di sicuro il concorso è un buon trampolino: basti pensare che uno dei premiati dell'anno scorso (la prima edizione), ovvero Room 8 di James Griffiths, si è poi imposto ai BAFTA Awards nella sezioni corti. Ecco dunque Exit Log.
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