Bandits è la dimostrazione vivente che non esistono storie e generi troppo datati per essere raccontati in maniera nuova. Esilarante, originale e - soprattutto - divertentissimo al limite dell'esilarante questa pellicola che riunisce Bruce Willis e Billy Bob Thornton dopo Armageddon segna un passaggio nella cinematografia di Barry Levinson un regista alla continua sfida di se stesso.

Girato in maniera straordinaria e - soprattutto - imprevedibile nel suo essere assolutamente scontato dall'inizio alla fine, Bandits ha l'enorme pregio di colpire il cuore dello spettatore con la storia dei due evasi che diventano rapinatori - gentiluomini di banche. Sexy e macho Willis, complessato e paranoico l'altro, i due amici si innamorano perdutamente di una donna speciale, sequestrata per sbaglio, proprio al culmine dell'insoddisfazione nei confronti del marito.

Una storia originale accompagnata da una colonna sonora con Bob Dylan, Neil Young e la trascinante Bonnie Tyler che viene - peraltro - spernacchiata per tutta la durata del film. Un erede di Pulp Fiction e di quella contaminazione tra cultura pop anni Ottanta e cinema di genere, sicuramente destinata a riservarci ancora delle piacevolissime sorprese.