Dalla Fazi Editore un romanzo interessante, cupo e triste. Si tratta di 2041 (2014) di David Becchetti. L'autore ha rivisitato e inserito nella (quasi) realtà italiana il famoso romanzo 1984 (Nineteen Eighty-Four) che l'inglese George Orwell scrisse nel 1950.

Siamo nell'Italia del 2041. Al potere c'è il Partito Nazionaldemocratico e tutti sono irregimentati nel sistema. L'individualità è completamente scomparsa, tutti si devono adeguare alle rigide regole imposte dal partito attraverso l'Ente di programmazione Nazionale che gestisce tutti i cittadini. Il controllo è totale sia al lavoro, sia in strada che nei pochi posti di divertimento e nei grigi condomini.

Seguiremo la vita e il lavoro del protagonista. Una persona intelligente, volenterosa e ambiziosa, che farà una splendida carriera occupandosi della riorganizzazione demografica delle minoranze, spostando intere famiglie e/o piccole parti di popolazione senza chiedersi a chi farà del male o se quanto fatto sia etico. 

Tutto fila liscio, anche dopo una breve esperienza omosessuale, ma sarà l'amore per una ragazza che gli farà vedere la vita in modo molto diverso. Molte ragazze devono portare la "cintura di controllo" e pertanto è impossibile amarsi in modo normale. L'ispettorato demografico aveva stabilito undici mesi di controllo sulla ragazza. Sia lei che sua madre ricevono l'ordine di trasferirsi a Taranto e pertanto il protagonista cercherà in ogni modo di manomettere il sistema e cambiare quell'ordine assurdo.

Sarà scoperto, rendendosi conto troppo tardi che anche lui era totalmente controllato in ogni istante della sua vita. Sarà giudicato dall'intero sistema fino all'amarissimo e tragico epilogo.

Un brano dal testo

Dal belvedere dell'Alessandrino, nelle giornate più terse, si vede fino al mare.

Lo sguardo muove dal centro della città, dall'Altare della Patria scivola sul Corridoio Portuense, oltrepassando le distese rosse delle circoscrizioni Corviale, Pop2 e Pop3, le torri dei quartieri San Gregorio e Domiziano e, ormai ai confini metropolitani, i complessi Sardegna e Marittimo.

Sulla costa, al tramonto, il contorno della cupola metallica della Salvezza Patria di Ostia si staglia tra mare e cielo come un secondo sole.

È bello vedere da lontano l'estate esplodere sul litorale che sembra non avere mai termine; Quando è notte, le torri ad artiglio della Salvezza Patria svettano nel buio, illuminate da fari colossali. «Mi sembra di cadere», ad Andrea faceva quest'effetto.

L'autore

David Becchetti nato a Roma nel 1970. È laureato in Storia Contemporanea, giornalista professionista, attualmente capoautore di Agorà – Rai3. Anni fa ha pubblicato alcuni racconti su Nuovi Argomenti, e vinto il Premio Solinas per il miglior soggetto cinematografico. Considera il miglior incipit di romanzo "Chiamatemi Ismaele" e crede che per scrivere buone storie servano buoni occhi, ottime orecchie e gambe robuste.

La quarta di copertina

2041. L'Italia è governata dal Partito Nazionaldemocratico, che osserva e gestisce ogni aspetto della vita dei cittadini tramite l'Ente di Programmazione Nazionale. Ogni possibilità di scegliere della propria vita è stata sradicata, ogni forma di libertà e autodeterminazione cancellata.

Gli occhi dell'Ente sono ovunque, nei posti di blocco per le città militarizzate, nei nuovi palazzi dell'edilizia popolare, persino negli ascensori e nelle case, e ovunque arrivano le sue mani: basta che un funzionario trasmetta l'ordine e un'intera famiglia può, da un giorno all'altro, venir deportata oltremare, in una delle colonie africane. E proprio nel palazzo dell'Ente - alveare da dove una nuova classe di burocrati e colletti bianchi gestisce silenziosamente i destini generali - lavora il protagonista di questo romanzo, un brillante funzionario con una mente rapida, predisposta al calcolo, un fratello militare in una zona di frontiera e un appartamento dove vive con l'anziana madre.

Si occupa di riorganizzazione demografica a scapito delle minoranze e delle debolezze sociali, e la sua è una vita interamente incentrata sulla carriera. Mai una sbavatura, mai un attimo di esitazione o pietà, solo la volontà feroce di arrivare ai piani alti. E proprio quando questa possibilità comincia a prendere forma, è l'improvviso emergere del bisogno di amare ed essere amato a fargli rimettere in discussione tutto ciò per cui ha lavorato fino a quel giorno. Prima la relazione omosessuale con un giovane collega e poi quella con Anna, la ragazza che vive due porte accanto alla sua, porteranno alla luce la fragilità umana che si nascondeva in lui e lo costringeranno a un drammatico confronto con l'inflessibile severità del sistema.

David Becchetti, 2041 (2014)

Fazi Editore, pagg. 188, euro 14,00