Forse non tutti sanno che la vera forza creativa dietro il successo del mondo cinematografico Marvel non è uno dei protagonisti della saga, ma un produttore cresciuto con una grande passione per il cinema avventuroso. Kevin Feige, classe 1973, è cresciuto nel New Jersey, innamorato delle saghe di Star Wars e Star Trek, Ritorno al futuro e Robocop. Volendo emulare il suo mito George Lucas, frequenta l'University of Southern California. I primi film che segue come executive quando ne esce non potrebbero essere più diversi tra loro: Vulcano e C'è posta per te.
Poi arriva il primo X-Men, dove lavora con il superproduttore Avi Arad e le cose cambiano: dopo i tentativi malriusciti di convincere Fox e Sony a creare un universo Marvel omogeneo, viene deciso di creare la Marvel Studios per realizzare direttamente i film dei personaggi ancora di loro proprietà. Ma Avi Arad non vede di buon occhio l'idea e si dimette, lasciando la neonata casa di produzione in mano a Feige, che aveva le idee molto chiare su cosa era necessario fare perché il progetto decollasse.
È stata la testata Business Week a raccontare l'incontro con il boss della Disney, Robert Iger, avvenuto durante la premiere americana di Captain America - The Winter Soldier, il quale ha incassato 302 milioni di dollari nel mondo di cui 95 nel primo week end americano, superando anche gli incassi di Thor - The Dark World nello stesso periodo.
Iger ha dichiarato: "I successi della Marvel possono essere del tutto attribuiti a Feige. Lui ha una speciale comprensione di fumetti, fan, supereroi e narrazione. Di certo non riavremo i diritti di Spider-Man e X-Men molto presto".
Il che non risulta un problema per il superproduttore: "Ma la Marvel ha qualcosa di ancor più grande valore: un universo con migliaia di personaggi di cui controlla totalmente i diritti. Questo vuol dire che Kevin può creare innumerevoli film con personaggi e storie che si incrociano, creando un vasto bacino di pubblico per tutti i prossimi film. Le persone vanno a vedere Avengers, scoprono la Vedova Nera e poi tornano a vedere il film dedicato a lei".
E aggiunge: "C'è una mappa dei prossimi progetti sul muro dell'ufficio di Kevin, che arriva fino al prossimo decennio. È come guardare attraverso il telescopio Hubble chiedendoti Cosa c'è laggiù? Io l'ho visto, hanno pianificato tutti i progetti fino al 2028".
Iger e Feige sono preoccupati di raggiungere un livello di saturazione cinematografica? "Niente affatto. Ci sono una grande quantità di generi e sottogeneri nel nostro mondo: il primo Captain America era una film ambientato durante la seconda guerra mondiale, il secondo è un thriller politico, Guardians of the Galaxy è un film di fantascienza ambientato in una lontana galassia. Ci sono spunti a sufficienza perché il pubblico non perda interesse".
Voi cosa ne pensate? Il mondo cinematografico Marvel può proseguire per i prossimi decenni?
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