Cinque anni fa, Sci-fi Channel, di proprietà del gruppo NBC-Universal, riceveva un restyling completo e un cambio di rotta repentino: l'emittente che aveva costruito il suo successo sulla fantascienza diventava Syfy e doveva aprirsi a un mercato più ampio, fatto di (ridicoli, ma di successo) reality show, wrestling e telefilm più orientati a un pubblico di famiglie. Oggi Syfy è apparentemente sull'orlo di un nuovo cambio di rotta, un vero e proprio ritorno alle origini.
È stato il presidente della rete, Dave Howe, a dichiarare a The Hollywood Reporter il desiderio di correggere l'attuale percezione del pubblico riguardo all'emittente: "Vogliamo essere il miglior canale di fantascienza possibile e questo significa tornare a questo genere e al fantastico nel senso tradizionale del termine, ascoltando le critiche dei fan secondo i quali ci siamo allontanati dalle nostre radici".
E aggiunge: "Vogliamo occupare quello spazio come non abbiamo fatto negli anni scorsi". Per questo motivo, il nuovo vice-presidente responsabile dei contenuti originali Bill McGoldrick, che ha sostituito l'uscente Mark Stern, ha ricevuto due incarichi: mettere in cantiere una nuova, epica space opera e riportare la rete al suo periodo d'oro delle miniserie ad alto budget e dai contenuti ricchi di profondità.
E la prima mossa di McGoldrick è stata la nuova serie Ascension, il cui plot ufficiale è il seguente: "Nel 1963 il governo americano lanciò una missione spaziale segreta: centinaia di uomini, donne e bambini partirono per un viaggio della durata di 100 anni a bordo dell'astronave Ascension, per andare a popolare un nuovo mondo. All'alba del cinquantesimo anno di viaggio, mentre si avvicinano al punto di non ritorno, il misterioso omicidio di una ragazza porta i membri dell'equipaggio a porsi delle domande sulla vera natura della loro missione".
McGoldrick ha dichiarato: "Philip Levens (creatore della serie) ha dato una svolta coraggiosa e sorprendente al genere della space opera e siamo entusiasti all'idea di partire per questo viaggio".
David Howe ha concluso dicendo: "Abbiamo una ricca storia in questo campo, da Taken di Steven Spielberg fino all'acclamata Battlestar Galactica, passando per le nostre versioni in chiave moderna di classici come Alice e Tin Man. Nel ritornare a questa grande tradizione, saremo felici di presentare questo evento intelligente e provocatorio al nostro pubblico verso la fine dell'anno".
Il piano dell'emittente per Ascension è lo stesso applicato all'epoca per BSG: inizialmente una miniserie e poi, se verrà riscontrato l'interesse del pubblico, un telefilm vero e proprio.
Inoltre, Howe ha dichiarato anche di voler diminuire il numero dei monster-movie che da sempre caratterizzano l'emittente, ma visto il successo di Sharknado (più di 9 milioni di spettatori e un passaparola, per quanto ironico, mondiale), se anche il prossimo capitolo (previsto per il 31 luglio) dovesse ottenere lo stesso risultato, potrebbe diventare una vera e propria saga a cadenza annuale.
Infine, riguardo alla missione che gli è stata assegnata, con Ascension e i prossimo progetti, McGoldrick ha dichiarato: "Questo è il nostro modo di mandare il messaggio che siamo tornati in grande stile. C'è una grande aspettativa da parte di tutti, perché una volta possedevamo il mondo della fantascienza. E lo possederemo di nuovo".
Voi che dite, davvero Syfy può ritornare alle sue origini?
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